San Piero, per l’appalto della palestra il giudice dà ragione al Comune che deve però pagare 41mila euro

Il contratto tra Maser srl e il Comune di Bagno di Romagna è risolto. Lo ha ribadito il Tribunale di Forlì che però ha anche imposto al Comune il pagamento di 41.148,50 euro all’assicurazione Argoglobal Se, nel frattempo diventata Riverstone Insurance Se e ha stabilito che non ha diritto ad escutere la garanzia prestata invece da Groupama Assicurazioni spa.
È l’ultimo capitolo di una vicenda, che la stessa determina comunale che prende atto della sentenza, definisce «annosa e complessa», che nasce nel 2019, quando il Comune decise di rescindere il contratto con cui aveva affidato i lavori di recupero funzionale, manutenzione e messa in sicurezza della palestra comunale di via del Savio a San Piero in Bagno, all’associazione temporanea di imprese che vedeva come capofila la Maser srl. Il gruppo nel 2018 aveva ottenuto l’appalto proponendo un ribasso di poco superiore al 35%, ma a maggio 2019 il Comune decise di interrompere quel rapporto: a dieci mesi dalla consegna dei lavori infatti era stato realizzato solo l’8%, per un valore che l’ente stimava di 36.651,72 euro quando l’anticipo che gli era stato riconosciuto era di quasi 94mila euro oltre iva. Insieme alla risoluzione del contratto il Comune aveva anche dichiarato la decadenza dell’anticipazione recuperando la somma dalla compagnia assicurativa Argoglobal, riservandosi di escutere anche la polizza fideiussoria rilasciata da Groupama Assicurazioni a titolo di risarcimento danni. Di lì a non molto fu però la Maser srl a citare in giudizio il Comune e le due assicurazioni ritenendo ingiusta la risoluzione del contratto e chiedendo un risarcimento danni di quasi 240mila euro.
Il Tribunale di Forlì ha dichiarato risolto il contratto d’appalto tra Maser Srl e Comune di Bagno di Romagna, ha condannato Maser srl a corrispondere alla Argoglobal Se 51.045,47 più gli interessi, condanna il Comune a corrispondere a Argoglobal la somma di 43.165,63 euro e stabilisce che l’ente non ha diritto a escutere la garanzia prestata da Groupama Assicurazioni Spa, quanto alla consulenza tecnica d’ufficio sancisce che questa sia a carico delle parti in egual misura. Il giudice ha quindi riconosciuto legittima la decisione del comune di escutere la garanzia data attraverso Argoglobal a copertura dell’anticipo previsto dal codice degli appalti, ma per quanto riguarda il Comune dispone che ad Argoglobal venga corrisposto l’equivalente dei lavori che la Maser srl aveva effettivamente realizzato. La cifra effettivamente liquidata all’assicurazione è di 41.148,50 euro e non di 43.165,63 perché da questa cifra il Comune ha stornato la quota spettante ad Argoglobal del compenso del Ctu che il Comune aveva anticipato come da prescrizione del Tribunale.