San Piero, pasquelle in teatro: pronti per sfottò pepati anche sulla vita di paese

C’è grande fermento per la serata delle Pasquelle. L’appuntamento, molto sentito in paese, è fissato, come da tradizione, per la vigilia dell’Epifania. E così questa sera ci sarà la consueta kermesse con i vari gruppi dei pasquaroli che si alterneranno sul palco del teatro “Garibaldi”. Qui confluiranno i vari gruppi di pasqualotti che saranno in giro dal pomeriggio fino a tarda notte (meteo permettendo) con in programma varie tappe in pubblici esercizi e anche in case private per effettuare i loro canti. E la tradizione vuole che nelle pasquelle cantate al teatro non manchino gli sfottò e i riferimenti sarcastici a quanto è avvenuto durante l’ultimo anno e alle vicende che più hanno infiammato il dibattito del paese. Quindi, oltre ai canti tradizionali, non sono soliti mancare i testi spesso dal tono beffardo e satirico, con cui si canta dei fatti (e misfatti) accaduti nell’anno appena trascorso e dei suoi protagonisti. Un appuntamento fisso per i sampierani, che ha avuto una interruzione solo negli anni del Covid.
Il programma della serata
Il programma della serata “Le Pasquelle in concerto” al teatro Garibaldi, che apre alle 20 a ingresso libero fino a esaurimento posti, prevede alle 20.30 l’esibizione della Pasquella degli Antipatici, alle 21 tocca alla Pasquella del Botaio, alle 21.30 alla Pasquella Superstar, alle 22 alla Pasquella della tradizione in Altosavio (Acquapartita e Selvapiana) e conclude alle 22.30 la Pasquella degli Invidiosi.
Antipasti col sorriso
I diversi gruppi di pasquaroli hanno intanto iniziato a farsi “pubblicità” nei social.
Ad esempio, la Pasquella del Botaio ha già reso pubblica una locandina che fa il verso al cinema horror, intitolata “La notte dei sampierani viventi”, con donne mezzo sepolte o fantasma, la lapide con la scritta “Qui giace l’anima del paese” e l’avvertimento “Tremate tremate... le Pasquelle sono tornate”.
La Pasquella degli Invidiosi invece intitola “Al tempo dei Romani-Visita di Papa Maro I”.
In piena goliardia l’annuncio della Pasquella degli Antipatici, quest’anno sotto il nome dell’Unione Sindacale Pasquella Italiana Suonatori Antipatici. L’acronimo diventa così Uspisa, con chiaro riferimento al dialettale “pisare” che significa andare a donne. Nel volantino invitano a partecipare compatti allo sciopero della Pasquella, in programma dalle 18 del 5 alle 2 del 6 gennaio. L’invito è: “Tutti i Poggiapiano, i Ligera del Comune di Bagno di Romagna e Dondo sono chiamati alla lotta per manifestare solidarietà alla nostra categoria costretta da decenni a cantare, suonare, mangiare e bere per più di otto ore senza alcuna retribuzione”.
Ma lo “sciopero” sarà sicuramente revocato. E se ne sentiranno delle belle.