Mercato Saraceno, la quarta volta della sindaca Rossi in missione pro Ucraina con la Misericordia


Quello appena terminato era il quarto viaggio della sindaca Monica Rossi insieme ai volontari della Misericordia Valle Savio, che invece è arrivata a quota sei missioni.
Anche questa volta, come le precedenti, hanno portato aiuti umanitari in Polonia al confine con l’Ucraina che è la destinazione finale del carico solidale. Sono cinque i tir partiti dall’Italia, erano carichi di vestiti, coperte, cibo, anche tanta frutta e verdura grazie in particolare al lavoro di Valchirio Piraccini che coinvolto il mercato ortofrutticolo di Cesena. Con loro anche il titolare della ditta Vignali, altro veterano di queste missioni che ancora una volta ha messo a disposizione anche mezzi e autisti. Della squadra, racconta Rossi, hanno fatto parte anche due ragazze della Misercordia nazionale, Giacomo Fabbri «meccanico e autista» recente “acquisto” tra i volontari della Misericordia, Andrea Casadei di Caritas, e Israel de Vito della Misericordia che sono dall’inizio tra i motori propulsori di queste missioni. «Tutti hanno dato la loro disponibilità a ripetere l’esperienza anche se la speranza è che la guerra finisca prima».
«Credo sia importante partecipare come amministrazioni - spiega Rossi -, in passato ha partecipato anche il sindaco di Sarsina Enrico Cangini che causa impegni non è potuto venire con noi questa volta». La destinazione anche questa volta era Lezajsk, cittadina polacca vicinissima al confine dove ha sede un grande magazzino gestito con la Caritas ucraina che si occupa poi di fare arrivare gli aiuti oltre confine.
«Siamo a 6 missioni», esulta Misericordia Valle Savio dalla sua pagina Facebook e questa volta la solidarietà che ha reso possibile questa spedizione è arrivata anche da oltre regione. «Vogliamo ringraziarli tutti, uno ad uno, ma diventerebbe un elenco lungo quanto un enciclopedia. Dalle aziende alle persone un mare di solidarietà Da chi ha donato cibo, vestiti, coperte e contribuito con soldi, tempo e poi i nostri magnifici driver, grazie alle loro aziende, che con attenzione hanno portato il tutto a Lezajsk. Abbiamo concluso anche stavolta con la celebrazione della santa messa officiata da don Antonio Polidoro, venuto dalla Basilicata dove ha raccolto due camion di materiale».
A parte gli autisti dei tir, il resto della squadra, ha raggiunto la Polonia in aereo. A Lezajsk hanno fatto tappa al magazzino: «È interamente gestito da volontari che hanno lavorato quattro ore per scaricare i camion. Tutto poi è stato caricato sui camion che avrebbero attraversato il confine. C’era fretta questa volta soprattutto per i prodotti deperibili. Hanno una squadra di volontari straordinaria». Rispetto alle prime volte però «Il magazzino era meno pieno - racconta Rossi - gli aiuti stanno rallentando e questo preoccupa molto gli ucraini e chi è impegnato a sostenerli. Succede perché ci abituiamo a tutto... anche alla guerra. Questa è la cosa che più mi fa tristezza».
Anche in questa missione, come nelle precedenti, non sono mancati gli incontri istituzionali e la sindaca Rossi ha firmato una dichiarazione d’intenti con il suo omologo polacco. «Crediamo sia importante continuare ad accompagnare queste esperienza di solidarietà internazionale. L’intenzione è quella di dare vita a un gemellaggio tra i nostri due Comuni».