Sarsina, la proloco si mette in moto per rifare la Festa Romana: «Sarà la festa dei sarsinati»

Il 2025 sarà l’anno in cui Sarsina torna a celebrare le sue origini con la Festa Romana. Sospesa con la pandemia, la Festa Romana che per anni è stato uno degli appuntamenti clou dell’estate sarsinate, non era mai ripartita. Prima per via della pandemia e delle limitazioni che quando non impedivano del tutto feste del genere ne facevano crescere i costi (e i rischi per chi organizza) enormemente e quando l’onda lunga di quella esperienza si stava finalmente placando è arrivata l’alluvione del 2023 a sovvertire ancora una volta le priorità e catalizzare le energie altrove.
La ripartenza
Il 2025 è l’anno in cui si inverte finalmente la rotta: «Torneremo a fare la Festa Romana», annuncia Tamara Bosi della proloco di Sarsina che mercoledì sera ha organizzato una riunione pubblica, a cui ha partecipato anche l’amministrazione comunale, per coinvolgere cittadini e attività del territorio. L’intenzione non è quella, semplicemente, di ripristinare la vecchia festa, ma di rilanciarla e rinnovarla: «Non sarà la festa della proloco ma la festa dei sarsinati. Quello che abbiamo chiesto nel corso della riunione è che a mobilitarsi sia la comunità intera, che ciascuno porti il proprio contributo per trasportare chi parteciperà alla nostra festa indietro nel tempo». La riunione, commentano soddisfatti dalla proloco, «è stata produttiva, la proposta di ripristinare la festa è stata ben accolta e la serata ricca di confronti».
Alla scoperta delle origini
La festa si articolerà in due giornate, una dal tono più goliardico, già fissata per sabato 5 luglio, l’altra invece sarà caratterizzata da momenti di approfondimento storico: «Dobbiamo ancora decidere se l’altro giorno di festa sarà il venerdì o la domenica... ci stiamo lavorando». Su un punto infatti la proloco insiste particolarmente: «La Festa Romana vuole essere soprattutto un’occasione per riscoprire le origini romane di Sarsina, certo sarà anche un momento di festa, ma vogliamo sia anche l’opportunità per rinnovare questo legame prendendo anche spunto dal ritrovamento del tempio romano. L’intenzione è quella di prendere contatti anche con la Soprintendenza per organizzare in quei giorni anche visite guidate al patrimonio archeologico di Sarsina e realizzare un convegno scientifico coinvolgendo storici o divulgatori».
Un tuffo nel passato
Nella giornata di sabato 5 luglio invece si concentrerà la parte più goliardica e ludica della festa che, come accadeva in passato, farà anche da introduzione al Plautus Festival. In passato elemento centrale della parte goliardica era un grande banchetto in piazza Plauto, il legame con il cibo rimarrà ma non sarà più così concentrato: «Con il contributo delle attività del centro ci saranno più punti in cui sarà possibile degustare ricette e piatti dell’epoca romana o pensati per l’occasione. Ci sarà un mercato e la legione presente e tutto il centro sarà addobbato a tema con ricostruzioni a cui potranno contribuire anche i cittadini. L’idea è ancora embrionale - spiega Tamara Bosi - ma l’intenzione è quella che chi arriverà per l’aperitivo o la cena quel giorno si ritrovi catapultato in un’atmosfera antica e plautina».