Cammini religiosi, crescono turisti e camminatori in Emilia-Romagna: si rinnova la convenzione tra Regione e Cei

Crescono turisti e camminatori sui sentieri e i percorsi religiosi in Emilia-Romagna. I dati non sono ancora definitivi, ma in Regione si stima già un aumento del 15% di passaggi rispetto all’anno precedente. Anche per questo in viale Aldo Moro si vuole continuare a spingere in queste direzione. Non a caso è stato firmato questa mattina il rinnovo della convenzione tra la Regione e la Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, per altri tre anni, con l’obiettivo appunto di promuovere e valorizzare gli attuali 22 cammini religiosi ad oggi attivi (erano 12 nel 2017). Di questi, quattro sono cammini giubilari: la via Francigena, il Cammino di San Francesco Rimini-La Verna, la via Romea Strata, la via Matildica del Volto Santo. Lungo i vari percorsi si possono trovare oltre 4.700 strutture ricettive nel raggio di cinque chilometri dai cammini. Da sette anni, poi, alla promozione delle vie si affianca anche l’iniziativa ‘Monasteri Aperti’, che finora ha visto la partecipazione di 20.000 persone (circa 3.000 solo nell’ultima edizione). “Il prossimo anno valorizzeremo i cammini insieme ai Borghi più belli d’Italia e con eventi sportivi - spiega l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni, oggi in conferenza stampa - sarà una promozione a 360 gradi”. Frisoni ricorda come l’Emilia-Romagna abbia avuto “per prima l’intuizione” di promuovere i cammini religiosi nel 2016 e oggi “raccogliamo i frutti. Il turismo sta cambiando, si cercano luoghi sempre più autentici e questo è un aspetto molto apprezzato sia dai turisti internazionali sia dai nostri giovani”.

Il vescovo di Imola, Giovanni Mosciatti, delegato Ceer al tempo libero, sottolinea come “da tempo tanta gente ha preso a camminare e riscoprire le bellezze del territorio, soprattutto nelle zone un po’ spopolate di cui l’Italia è piena”. E aggiunge: “La velocità non ci aiuta a riflettere, a pensare, a far emergere le grandi domande. Questo percorso è un momento in cui puoi riscoprire te stesso, è anche un terapeutico. L’Europa in fondo è nata sui cammini”.

Per l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, “c’è una dimensione spirituale, turistica e culturale” nella promozione dei cammini, ma c’è anche “una grande attenzione alle nostre comunità e consapevolezza del nostro patrimonio. Sono luoghi che aiutano la riflessione e a promuovere anche politiche di pace”

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