Bagno di Romagna, Terme Sant’Agnese: al via le conciliazioni all’ispettorato del lavoro

Comincia oggi la prima di almeno tre giornate in cui lavoratori, affiancati nella maggior parte dei casi dai sindacati, proprietà e ispettorato del lavoro tenteranno la strada della conciliazione che potrebbe mettere la parola fine alla vertenza del Terme Sant’Agnese. È una fase cruciale e delicata quella che comincia ora, che vedrà ciascun lavoratore decidere per il proprio caso.
«L’accertamento ispettivo, che ha riscontrato una serie di irregolarità retributive, ha visto recentemente la convocazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Forlì Cesena nel tentativo di conciliazione monocratica per i dipendenti delle Terme di Sant’Agnese, al quale le lavoratrici e i lavoratori potranno, su loro libera scelta, aderire o meno, ovviamente assistiti, dall’organizzazione sindacale qualora ne facciano richiesta», spiegano in una stampa unitaria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. I tre sindacati seguono da mesi la vertenza, «abbiamo seguito e accompagnato i nostri assistiti nella tutela e nella rappresentanza dei loro diritti attraverso un’informazione, sia collettiva che individuale, al fine di consentire la massima tutela e trasparenza dei diritti acquisiti a seguito dell’accertamento», sottolineano. «Ciò detto - aggiungono -, consapevoli che il contenzioso in atto sta seguendo il suo iter istituzionale, vogliamo precisare che come organizzazioni sindacali non abbiamo mai smesso di dialogare - nella chiarezza dei ruoli e delle reciproche prerogative - con la direzione e con la proprietà di Terme Sant’Agnese, questo nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori e nella consapevolezza della funzione strategica del comparto Termale per Bagno di Romagna».
Gli appuntamenti di oggi riguarderanno i lavoratori che hanno scelto di farsi assistere dalla Cgil, mentre sono già state fissate per la prossima settimana quelle per i lavoratori assistiti da Cisl e Uil. Sono complessivamente un’ottantina i lavoratori coinvolti dagli accertamenti dell’ispettorato del lavoro, per ciascuno di loro, con posizioni che differiscono da caso a caso, gli ispettori del lavoro hanno rilevato irregolarità di natura retributiva. Ognuno di loro verrà chiamato in aula e qui sarà formalizzato l’importo che secondo l’ispettorato gli sarebbe dovuto e che costituirà la base da cui partire per cercare un accordo di conciliazione. Porre fine al conflitto assicurando continuità lavorativa e aziendale, assicurando il rispetto dei diritti dei lavoratori. Questi i principi che orienteranno il confronto. Nei casi in cui l’accordo si troverà, questo rappresenterà la conclusione della vertenza, laddove invece non ci sarà conciliazione il probabile passo successivo sarà quello del contenzioso legale.