Bagno di Romagna, taglio del nastro per Terme Santa Agnese dopo un restyling da 700mila euro

Con il taglio del nastro di ieri mattina le storiche Thermae Santa Agnese di Bagno di Romagna sono tornate ad accogliere turisti e turiste. Una ripartenza in una veste ulteriormente rinnovata grazie a un investimento complessivo di 700mila euro, ultimo importante passo di un percorso di restyling della struttura cominciato ormai cinque anni fa.

«Grazie a un investimento di 700mila euro, di cui 150mila finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza - spiega il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini - è stato realizzato un importante intervento di efficientamento energetico del secondo piano che ha riguardato infissi e cappotto. Sono state inoltre completamente rinnovate 25 camere». Baccini rende merito all’architetto Paolo Marcelli, a cui riconosce di aver saputo individuare «arredi molto belli, in legno, anche moderni, ma che si integrano perfettamente nel contesto in cui sono rispettato la storia e la tradizione di questo luogo». Un risultato, quello che Marcelli e il presidente della società delle Terme Sant’Agnese, hanno realizzato che secondo Baccini merita di essere elogiato anche perché realizzato in meno di tre mesi. Il Sant’Agnese era infatti chiuso dallo scorso 8 gennaio e con l’apertura di ieri ha inaugurato la stagione che proseguirà fino al 6 gennaio prossimo.

Nel frattempo nella società, partecipata al 70% dal Comune di Bagno di Romagna, si è registrato un avvicendamento: «L’amministratore delegato Alfredo Piccoli si è dimesso per motivi personali e il 12 marzo il consiglio di amministrazione è stato riportato a tre membro con la nomina di Luca Betti, concittadino dall’importante esperienza imprenditoriale. Non è stato però nominato l’amministratore delegato perché tutte le deleghe operative sono state affidate al presidente Enrico Camillini». Nel recente passato era stata al centro anche di una vertenza sindacale e di una ispezione dell’ispettorato del lavoro che aveva sollevato alcune criticità. Le tensioni sarebbero nel frattempo rientrate, «l’interlocuzione con l’ispettorato del lavoro e in corso, è una situazione che stiamo gestendo», spiega Baccini.

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