Bagno di Romagna, la banda Santa Cecilia punta sui giovani e cerca sponsor

La banda musicale Santa Cecilia del Comune di Bagno di Romagna cerca sponsor con una doppia missione: acquistare nuovi strumenti e avere un budget da usare come rimborso (anche parziale) del costo delle lezioni di musica. Se questo è l’obiettivo a breve termine, quello invece a lungo termine è garantire ricambio generazionale e continuità alla banda Santa Cecilia anche per quegli strumenti che più difficilmente si ha la possibilità di approcciare a scuola.

Una banda storica

La banda musicale Santa Cecilia, racconta la presidente Alba Boscherini nella lettera che stanno inviando a diversi soggetti del territorio, «è una banda storica» che sotto la direzione di Tolmino Maiarini e dal 2023 sotto quella di Luca Miariani ha costruito un repertorio apprezzato che ha saputo costantemente rinnovare, coltivando anche collaborazioni e gemellaggi che gli sono valsi diversi riconoscimenti.

L’associazione con più giovani

Una delle caratteristiche della banda Santa Cecilia è anche la grande attenzione ai giovani: «Abbiamo all’attivo collaborazioni con il liceo scientifico “Righi” di Bagno di Romagna, con l’Ic Bagno di Romagna e in particolare con la scuola media “Valgimigli” che ha anche l’indirizzo musicale - elenca Boscherini -. Grazie al contributo della professoressa Carmen Sampaoli, titolare della cattedra di Educazione musicale e consigliera della banda, negli anni abbiamo promosso diversi progetti di collaborazione». Non di rado dalle collaborazioni a scuola nasce anche la proposta di inserimento degli studenti nell’ambiente bandistico, «con brillanti risultati - sottolinea la presidente -: basti pensare che su 38 musicanti attivi nella nostra Banda, 20 sono under 30. Siamo, con orgoglio, l’associazione di volontariato con il più alto numero di giovani di tutto il comune di Bagno di Romagna». Il problema è che la scuola offre soltanto corsi di flauto e clarinetto come strumenti “bandistici”: «Purtroppo ci ritroviamo quindi ad avere una enorme carenza di ottoni e ance, quali: saxofoni, trombe, tromboni, tuba e bombardini».

L’appello al territorio

E qui si viene al cuore del progetto: questi strumenti «vero motore del repertorio bandistico», sono anche quelli che più difficilmente attirano l’attenzione dei giovani. Di qui l’idea di provare a stimolare quell’attenzione, a incoraggiare le occasioni di incontro tra potenziali apprendisti musicisti e questi strumenti. Quello che serve è innanzitutto la possibilità di acquistare questi strumenti e poi di sostenere con un rimborso, se non totale almeno parziale, delle lezioni chi si iscriverà al corso di musica e garantirà una presenza assidua e costante. Un progetto ambizioso che la banda da sola non ha le forze economiche di sostenere, di qui l’appello al mondo imprenditoriale cittadino (ma anche eventuali contributi istituzionali sarebbero ben accetti). Chi volesse farsi avanti o avere più informazioni può scrivere a bandasantacecilia1991@gmail.com.

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