Bagno di Romagna, Il cda di Terme Sant’Agnese fa il punto: «Società sana, fa utili e investimenti»

Valle Savio
  • 04 giugno 2024

Il consiglio di amministrazione di Terme Sant’Agnese fa il punto sulla situazione della struttura termale di proprietà pubblica.

La società è stata oggetto di ispezioni da parte dell’Inail in due ambiti. Sono state contestate alcune irregolarità dal 2016 al 2021 sulla gestione degli orari di lavoro e di attivazione dei contratti per un ammontare di 19.800 euro di sanzioni; somma già pagata dalla società senza presentare ricorso per «errori involontari legati a casi sporadici». Un ricorso «avrebbe potuto portare a lungaggini o ricadere anche a sfavore di quei dipendenti e fornitori esterni coinvolti nelle varie operazioni amministrative di gestione e dei contratti del personale».

La parte più cospicua riguarda però la contestazione dell’Inail che ha messo in dubbio la natura stagionale della società. Si tratta di 227.000 euro di sanzioni. In più, in questo caso «non si possono attivare (e non si sarebbe potuto da sempre) un numero così alto di contratti a tempo determinato, che sono quelli in vigore per la stragrande maggioranza dei dipendenti e che sono sempre stati la base di tutti gli accordi con i sindacati, nonché prassi usuale nelle strutture del mondo del turismo termale». Su questo aspetto «abbiamo presentato ricorso, consapevoli che se questa flessibilità fosse effettivamente negata, i costi gestionali derivanti dalla trasformazione dei contratti di lavoro non sarebbero sostenibili a lungo termine dalla gestione societaria».

Il cda ricorda che il mandato degli ultimi due consigli nominati dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Baccini «è stato quello di stabilizzare i bilanci della società (storicamente in perdita tanto da metterne a rischio la proprietà comunale) nonché investire sulle risorse umane e sul rinnovamento dei beni materiali della società». Il cda parla di riduzione degli sprechi e massimizzazione dei profitti, con i bilanci in utile tranne nel 2020, anno dell’emergenza Covid. «Questo ha permesso di fare investimenti, dal 2019 ad oggi, per 1.380.000 euro. Sono stati rinnovati e ristrutturati la piscina interna, l’intero reparto di estetica, la palestra e l’area dedicata alla fisioterapia; 31 camere, il reparto di balneoterapia, ed è stato portato avanti l’abbattimento delle barriere architettoniche garantendo accessibilità, piscina inclusa, alle persone diversamente abili. Di questi investimenti ben 461.000 sono contributi ricevuti a fondo perduto e due grandi progetti sono in graduatoria per l’ottenimento di finanziamenti statali: la realizzazione di una piscina termale presso l’Idropinica e la ristrutturazione di Palazzo Salucci-Malvisi». Assicurano di aver «investito sulla formazione e valorizzazione del personale».

Il cda ammette momenti di tensione con il sindacato e con una parte del personale, «ma già dall’anno scorso li stiamo affrontando con l’aiuto di un consulente» per bilanciare le richieste di rinnovamento di gestione e alcune consuetudini radicate nella organizzazione del lavoro. Raggiunto un accordo importante di flessibilità con i dipendenti e i rappresentanti sindacali per l’istituzione di una banca ore, un luogo virtuale in cui sono accantonate le ore di lavoro eccedenti a quelle definite nel contratto di lavoro, che possono essere successivamente recuperate, trasformate in permessi o retribuite a conguaglio.

La conclusione è che «i risultati ottenuti da Terme di Santa Agnese SpA ne fanno oggi una società sana, in grado di generare annualmente utili, fare al contempo importanti investimenti strutturali, sul proprio personale dipendente e sul territorio perché è questo ciò che permette alle nostre terme di essere quel volano turistico che tutti vogliamo».

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