Bacciolino, riemerge dalla memoria la casa di un film del 1976 con Bramieri e Chiari



Pochissimi lo sanno ma nella piccola località di Bacciolino, nel territorio comunale di Mercato Saraceno, fu girato quasi mezzo secolo fa un film con attori molto famosi negli anni Settanta: Walter Chiari, Gino Bramieri, Valeria Moriconi. I primi due erano di casa in Romagna, ma al mare più che ai piedi dell’Appennino, visto che frequentavano l’hotel “Internazionale” di Cesenatico. La gente del posto o chi, di passaggio, vide la troupe fermarsi per almeno un paio di giorni a Bacciolino ricorda però ancora bene una breve scena di quella pellicola, intitolata “Per amore di Cesarina”, che ebbe come set la casa rurale situata di fronte all’abitato di Bacciolino.
A riportare alla mente i ricordi e a condividerli sulla pagina Facebook “Nati a Mercato Saraceno”, di cui è amministratore, è stato Silvano Donati. Su quel canale social, che mira a custodire e valorizzare le radici e lo spirito comunitario, ha ricordato che era il 1976 quando quel film fu girato interamente in Romagna, approdando anche nella piccola frazione di Bacciolino. «In quegli anni aveva un aspetto differente, perché ancora non c’era la E45», fa notare. E così, guardando “Per amore di Cesarina”, è strano «rivedere per un istante l’ansa del fiume come era a quel tempo», senza il contorno della superstrada che arrivò dopo. Donati racconta che lui e altri studenti delle scuole superiore assistettero coi loro occhi alle riprese cinematografiche, un evento che li colpì perché era davvero insolito da quelle parti, mentre scendevano da Mercato Saraceno verso le scuole a Cesena, a bordo della corriera che percorreva la vecchia strada, percorso obbligato prima della realizzazione della E45.
La storia al centro di quella che è una delle tante commedie piccanti degli anni Settanta - riferisce Donati - è imperniata su Davide (Walter Chiari), che gestisce una pensione a Cesenatico, e sul suo amico Vindice (Gino Bramieri), che vende mangimi agricoli. Sono due ex partigiani che si ritrovano per caso dopo molti anni, purtroppo Davide, detto Stalin, sposato con Elvira (Valeria Moriconi), perde la testa per la giovanissima figlia dell’amico, Cesarina (Cinzia Monreale). La fuga d’amore porta il caos nelle famiglie e in paese, Davide cerca rifugio dal padre (Renato Pinciroli), un nostalgico fascista, ma alla fine abbandona la ragazza e torna pentito dalla moglie.
Se l’ambiente circostante è cambiato non poco rispetto a quello che si vede fugacemente nel film, soprattutto per effetto della successiva costruzione superstrada, così non è per la casa colonica, che è ben riconoscibile. Donati lo ha documentato inserendo su Facebook immagini di come era allora quell’abitazione, estraendo fotogrammi della pellicola, e di come è oggi. E ci si può anche gustare la locandina d’antan del film, che ha provveduto a postare.