Promuovere il rafforzamento del sistema educativo e politiche di sviluppo sostenibile, la medicina territoriale e servizi di prossimità. Accrescere l’attrattività del territorio per migliorare la qualità della vita, offrire maggiori opportunità ai giovani e contrastare lo spopolamento, anche attraverso investimenti per riqualificare aree e spazi pubblici. Queste le direttrici dei 24 progetti previsti per l’Appennino forlivese e cesenate grazie alle Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne (Stami), con un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro.
Il dettaglio delle azioni previste è stato al centro dell’incontro che si è svolto oggi a Civitella di Romagna tra l’assessore regionale alla Montagna e aree interne, Davide Baruffi, con i sindaci dei nove Comuni compresi nella Stami locale: Galeata, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Tredozio, Bagno di Romagna, Verghereto e Civitella.
“È importante assicurare ai territori del nostro Appennino le condizioni per essere competitivi e attrattivi, attraverso una solida rete di servizi di welfare, infrastrutture per la collettività, progetti di promozione turistica e azioni di sostegno all’avvio di nuove attività imprenditoriali - afferma Baruffi - questo è l’obiettivo che la Giunta intende perseguire in accordo con i Comuni, qui sull’Appennino forlivese e cesenate, così come sulle altre otto aree Stami della regione, coinvolgendo costantemente le comunità locali in questi percorsi. L’appuntamento di oggi è stato un importante momento per fare il punto della situazione con gli amministratori locali, perché l’attuazione dei progetti proceda spedita secondo il calendario fissato. Per i territori compresi nell’area interna forlivese è previsto un investimento di 12 milioni, cui si aggiungeranno a breve altre risorse specificatamente destinate sia ai comuni collinari tanto del forlivese, quanto del Rubicone. A livello complessivo regionale, i fondi per le strategie delle aree interne superano i 100 milioni: finanziamenti davvero preziosi perché fondamentali per valorizzare una parte di territorio che ha tutte le caratteristiche per assicurare un’alta qualità di vita alla popolazione”.
Sono cinque gli ambiti di intervento in cui si articolano i 24 progetti previsti dalla Strategia per l’Appennino forlivese e cesenate, che mette a disposizione un pacchetto complessivo di oltre 12 milioni di euro.
Primo punto per il rilancio dell’area interna è il potenziamento del sistema educativo, con l’obiettivo di ridurre il disagio e la dispersione scolastica. Si prevedono innanzitutto il rafforzamento della dotazione di docenti in orario mattutino nei plessi di minima dimensione (oggi con un unico insegnante) e incentivi per la permanenza pluriennale dei docenti, l’ampliamento dell’offerta extracurricolare in orario pomeridiano, la presenza più estesa e articolata dell’offerta didattica e il sostegno ad alunne e alunni con bisogni educativi speciali.
Sul fronte della medicina territoriale l’obiettivo è aumentare la quota di popolazione anziana servita da prestazioni domiciliari e ridurre l’ospedalizzazione impropria. Le risorse permetteranno di introdurre la figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, favorire la domiciliarità, la presa in carico delle persone con bisogni riabilitativi, il potenziamento delle attività di sostegno dei caregiver e supportare la scelta del personale sanitario di medicina generale di risiedere nella Romagna forlivese.
L’ambito giovani e capitale umano punta invece sull’innalzamento dei livelli di formazione superiore e sul miglioramento dei rapporti con il mercato del lavoro. Nel dettaglio, sono previsti il restauro della “Ex Caserma” di Galeata per la creazione di una struttura ricettiva per turismo e università; un intervento per trasformare Palazzo Portinari nel Comune di Portico e San Benedetto in una struttura polifunzionale; il rinnovamento dei portici e della piazza a Civitella; infine, a Santa Sofia la riqualificazione di due edifici, uno destinato alla ricettività extralberghiera e il secondo come spazio polivalente d’incontro e per i giovani come coworking.
Previsti inoltre laboratori di orientamento al lavoro per i giovani e un progetto di educazione degli adulti, particolarmente rivolto alle famiglie degli alunni stranieri (e alle donne nello specifico) per coprire i deficit linguistici e digitali, promuovere l’apprendimento di specifiche abilità e sollecitare forme di socializzazione.
Nell’ambito dello sviluppo turismo sostenibile, si finanzia l’intervento di riqualificazione di tre immobili a destinazione culturale a Premilcuore (foresteria, archivio fotografico e biblioteca e archivio storico), la riqualificazione del lago di Acquapartita, a Bagno di Romagna, per ampliarne la fruizione e l’utilizzo in termini di balneazione a scopo turistico e ricreativo, il restauro e consolidamento strutturale del “Castellaccio” a Rocca San Casciano, la rifunzionalizzazione dell’ex Monastero della SS. Annunziata a Tredozio e la riqualificazione dell’ex rifugio del Monte Fumaiolo, a Verghereto. In questo ambito il Gal (Gruppo di azione locale) interviene per la valorizzazione delle produzioni tipiche, biologiche e sostenibili. E ancora: in arrivo le risorse per la realizzazione di un itinerario, in particolare ciclabile, trasversale alle cinque valli parallele e in raccordo con la direttrice costiera (Ciclovia Traversa di Romagna).
Infine, nell’ambito del riconoscimento della filiera forestale, il cui obiettivo è contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio, saranno utilizzati fondi Feasr/Feampa.