Alto Savio, Mandrioli: Bibbiena boccia le richieste di stop ai camion e invita ad allearsi per un traforo

Si prospetta una soluzione apparentemente semplice, cioè un pannello d’avviso posizionato a valle e aggiornato quotidianamente, per informare in anticipo se il Passo dei Mandrioli è aperto oppure no. Un costante dilemma che persiste da mesi a causa dei lavori in corso: è stato preso un impegno congiunto a eliminare incertezze e brutte sorprese per chi viaggia in direzione Romagna-Toscana ed è diretto là, garantendo una comunicazione più puntuale.
Invece, sul transito dei camion lungo la Strada provinciale 142, problema molto sentito da tanti cittadini della vallata del Savio, il sindaco di Bibbiena alza un muro contro ogni possibile limitazione del loro passaggio. È innegabile che quell’arteria è troppo fragile per un flusso intenso e ininterrotto di mezzi pesanti, ma Filippo Vagnoli è irremovibile: giudica i Mandrioli «fondamentali per il turismo, i cittadini e le imprese del nostro territorio» e quindi considera «assurdo portare sul tavolo della discussione una possibile interdizione». Semmai, a suo avviso, «il problema va risolto con interventi mirati e adeguati sul fronte della messa in sicurezza generale». E in un futuro che però sembra alquanto lontano e incerto, auspica che venga rispolverata l’idea di realizzare un traforo nel monte: la sua proposta è di creare un’alleanza tra gli enti locali del Casentino, il Comune di Bagno di Romagna, la Provincia di Forlì-Cesena e le Regioni Emilia-Romagna e Toscana e andare tutti assieme a Roma per chiedere finanziamenti per questa opera.
L’incontro a San Piero
Sono stati questi i due problemi chiave, uno contingente legato al cantiere per rimuovere i sassi pericolanti che obbliga a bloccare spesso il transito sul Passo e l’altro più generale, al centro di un incontro che si è tenuto due sera fa a San Piero in Bagno.
Oltre a Vagnoli, a una rappresentanza del Comune di Poppi e al sindaco di Bagno di Romagna, Marco Baccini, era presente in videocollegamento Enzo Lattuca, nella sua veste di presidente della Provincia di Forlì-Cesena. L’incontro era stato chiesto da un gruppo di imprenditori e di abitanti sia della vallata del Savio che del Casentino. Presenti una settantina di persone.
Lavori e avvisi di chiusura
Sugli avvisi preventivi per sapere quando il Passo è aperto o no, gli amministratori pubblici hanno promesso che faranno in modo che venga data un’informazione giorno per giorno, pur precisando che i rocciatori (che dovrebbero ultimare tra un mese i lavori di rimozione dei massi pericolanti, dopodiché è in programma un intervento fino a metà luglio sulle barriere, che però non avrà bisogno di pesanti interruzioni della circolazione) decidono spesso all’ultimo momento quasi lavori fare, in base al meteo.
Tutti hanno comunque chiesto di evitare almeno il più possibile le chiusure della strada nei fine settimana e di tenere conto che non è sopportabile la chiusura contemporanea dei Passi Calla, Mandrioli e Spino.
Difesa dei camion da Bibbiena
Per quel che riguarda la piaga del transito dei camion sul Passo, mentre da Poppi c’è stata una timida apertura ad aprire una riflessione su questo nodo, il sindaco di Bibbiena è stato tranchant, irritando alcuni cittadini dell’alto Savio presenti. C’è chi fa notare che continuare a fare passare mezzi pesanti significa tra l’altro fare finta di non vedere un’infrazione che viene commessa inevitabilmente, e un conseguente pericolo, visto che a causa delle loro dimensioni i bilici oltrepassano per forza la linea continua di mezzeria esistente sulla strada. Ma Vagnoli non vuole neppure sentire parlare di eventuali stop alla circolazione dei camion, perché la considera vitale per il sistema produttivo del comune che guida. La sua posizione è netta: «L’interdizione ai mezzi pesanti, non è assolutamente perseguibile». E avverte che intende tutelare a spada tratta gli interessi delle aziende casentinesi. A suo avviso, bisogna concentrarsi sul miglioramento strutturale della Sp 142 e provare a lavorare sull’ipotesi, accennata più volte in passato, della costruzione di un traforo.
L’incontro a San Piero si è chiuso con l’intenzione di fare un nuovo aggiornamento sulla situazione nel giro di un mese e nell’attesa organizzare incontri fra le amministrazioni pubbliche coinvolte.