Alto Savio, frana interrompe strada e minaccia case e servizi essenziali: sos in Regione

Pressing in Regione per sistemare al più presto i 350 metri della strada Senatellese, chiusi per una frana seguita all’alluvione del maggio 2023, per ripristinare la connessione tra la Vallata del Savio e l’Alta Valmarecchia e non solo. Il dissesto in atto minaccia infatti anche alcuni fabbricati privati, l’acquedotto che serve Verghereto, l’infrastruttura elettrica “Balze” e la linea in fibra ottica di “Open Fiber” che collega Casteldelci e parte del comune di Verghereto.
A lanciare l’allarme e sollecitare interventi, attraverso un’interrogazione, è stata la consigliera cesenate Francesca Lucchi, insieme ad Alice Parma. Le due esponenti del Pd evidenziano che «garantire sicurezza, accessibilità e continuità dei collegamenti nelle aree montane non è solo una questione di viabilità, ma di equità territoriale e dignità per chi vive in Appennino».
Perciò sollecitano lavori per riaprire il tratto di strada chiuso nei pressi della località Cà Fabbri, nel comune di Casteldelci, in provincia di Rimini. Innanzitutto perché «l’assenza di collegamento comporta un allungamento dei tempi di percorrenza fino a oltre 40 minuti, con gravi disagi per la popolazione locale e i servizi». Ma preoccupano anche i pericoli potenziali su abitazioni e infrastrutture legate a servizi essenziali.
«Non possiamo permetterci che una frana lasci isolati interi territori per mesi o anni – dicono Lucchi e Parma –. I cittadini hanno diritto a una viabilità sicura, continua ed efficiente. Chiediamo alla Regione un impegno deciso, in coordinamento con le Province di Forlì-Cesena e Rimini e con il Comune di Casteldelci, per programmare l’intervento di ripristino, individuando ogni possibile fonte di finanziamento, comprese quelle connesse ai fondi post alluvione».
La Senatellese è in effetti un collegamento vitale per residenti, aziende agricole, servizi di emergenza e trasporto scolastico. La sua chiusura rischia di compromettere non solo la qualità della vita, ma anche le prospettive di sviluppo e permanenza in un’area già messa a dura prova da spopolamento e difficoltà economiche.
«Insieme alla Giunta vogliamo capire – concludono le consigliere regionali Lucchi e Parma – come stiano procedendo le interlocuzioni tra i diversi livelli istituzionali, se il dissesto sia stato preso in carico e inserito in un percorso di ripristino. È fondamentale come Regione, oltre che sostenere la riattivazione della Senatellese, valutare ogni possibile soluzione temporanea che consenta almeno un transito parziale e provvisorio per restituire una minima funzionalità a una strada che ha un ruolo importante anche sovraprovinciale, vista la sua funzione di collegamento tra territori».