Strage di Bologna, polemica sul post di Cisl Romagna. «Non cita la matrice neofascista»

Nuova polemica sul 45° anniversario della strage di Bologna, dopo lo scontro tre tra la ministra Anna Maria Bernini e l’ex presidente dei famigliari delle vittime Paolo Bolognesi. Al centro delle critiche il manifesto commemorativo della Cisl Romagna, che ha scatenato rabbia sui social network.
Il testo pubblicato dal sindacato recitava: “Le 85 vittime innocenti e i loro familiari ci ricordano che il terrorismo non ha colore politico, ma ha solo il volto della barbarie e della viltà”. La formulazione ha sollevato immediate polemiche per l’assenza di qualsiasi riferimento alla matrice neofascista dell’attentato del 2 agosto 1980. Dopo ore di polemiche sui social, la Cisl Romagna ha fatto marcia indietro: il post è stato cancellato e il sindacato si è scusato pubblicamente: “Il post non era volto a suscitare polemiche, ma intendeva richiamare la condanna di ogni forma di terrorismo”. Nella precisazione ha poi aggiunto: “Come confermato dalle sentenze e ribadito dal Presidente Mattarella, si è trattato di una ‘spietata strategia eversiva neofascista che mirava a colpire i valori costituzionali, le conquiste sociali e la nostra convivenza civile’”.