Cesena, il bilancio 2024 di Lattuca: «Status capoluogo risultato storico. La Questura cerca sede? Venga al Caps»



I successi, quelli elettorali in primis ma anche il riconoscimento dello status di capoluogo, le sfide affrontate a da affrontare tra ricostruzione post alluvione, crisi abitativa, cantieri e un’anteprima: un nuovo festival culturale nazionale. Questi gli ingredienti del bilancio di fine anno del sindaco Enzo Lattuca.
L’anno della riconferma
«Il 2024 rimarrà segnato nella mia memoria come un anno denso di soddisfazioni e di successi importanti, a partire da quelli elettorali». L’8 e il 9 giugno di quest’anno gli elettori cesenati hanno confermato Enzo Lattuca sindaco della città, con oltre il 65% dei consensi per lui e la coalizione che lo ha sostenuto. «Un risultato non scontato, importantissimo dal punto di vista numerico e politico, confermato poi alle elezioni regionali».
Cesena capoluogo
Quello che si sta concludendo secondo Lattuca è stato un anno importante anche per la città, che ha festeggiato il ritorno alla serie B del Cesena Fc («Ho festeggiato quasi più la promozione del Cesena che la mia rielezione», racconta divertito), «Ma lo è stato al di là delle soddisfazioni sportive: il 30 gennaio c’è stato il passaggio storico del riconoscimento di Cesena come città capoluogo». Un risultato la cui portata non si è ancora pienamente sviluppata: «Per 32 anni nessuno si è posto il problema, e di opportunità nel frattempo ne sono state perse, penso ad esempio al tribunale. È ingiusto pensare che in meno di un anno si possa recuperare quello che è mancato in 32 anni». Su un punto è sempre stato chiaro Lattuca e ieri lo ha ribadito di nuovo: «Nessuno intende togliere a Forlì uffici pubblici. Detto questo noto ancora una certa ostilità nel prendere in considerazione Cesena come valida alternativa».
La Questura in cerca di sede
Cita ad esempio il caso della Questura: «È in cerca di una nuova sede e a Cesena, al Caps, dove sono a buon punto i lavori per la nuova sede del Commissariato, c’è una palazzina che con interventi limitati sarebbe pronta ad accogliere quegli uffici». Un altro esempio è quello della motorizzazione: «Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti paga 200mila euro all’anno di affitto per la sede di Forlì quando a Cesena ha una sede di proprietà sottoutilizzata». Nel dibattito sull’alta velocità, «uno studio indicava la zona a ridosso di Cesena nord come la più adeguata per una fermata, l’ormai ex viceministro Bignani ha dichiarato che invece dovrebbe essere fatta a Forlì. Non che sia un problema, a patto però che la scelta sia la più sensata, non sono decisioni che si prendono sulla base della prossimità politica».
I soldi per il nuovo ospedale
Lattuca si trova a metà dei suoi 10 anni da sindaco, i cantieri in corso e in partenza sono quelli che lasceranno l’impronta più visibile della sua azione amministrativa. Il più importante tra questi, «che travalica il mio mandato», è quello del nuovo ospedale e non a caso tra i risultati più importanti per la città di questo 2024 cita la conferma del secondo stralcio con la conferma del finanziamento.
La nuova Giunta
Tra le soddisfazioni di quest’anno Lattuca inserisce anche il lavoro con la nuova Giunta, in parte rinnovata. «Abbiamo impostato anche un nuovo modo di lavorare in maggioranza: una volta al mese facciamo incontri lunghi, di una mezza giornata in cui ci confrontiamo un po’ su tutti gli aspetti. Questo è molto importante per mantenere una condivisione profonda e sincera su tutti gli aspetti di programmazione, di visione, di obiettivi da raggiungere». Segno del «buon ritmo» di lavoro della nuova Giunta è l’essere riusciti ad approvare entro i termini previsti il bilancio 2025». Un lavoro reso ancora più impegnativo dal contesto di costi aumentati e inflazione che combinato ai tagli governativi ha costretto a rivedere la tassazione alcune tariffe: «L’impatto sulle famiglie resta limitato, qualche euro in più al mese per alcune famiglie, che però faranno la differenza sulle casse comunali consentendoci di non tagliare sui servizi e la loro qualità».
L’emergenza casa
Uno dei temi caldi della campagna elettorale era l’emergenza abitativa e lo rimane tutt’ora, le leve del piano casa non hanno sortito particolari effetti, nessuno dei proprietari di immobili sfitti ha aderito per ora: «Ci stiamo mettendo il massimo impegno, il tema è complesso. A volte il problema è che le proprietà sono frammentate, a volte c’è una passività e una mancanza di interesse a mettere sul mercato quello che fondamentalmente non si ritiene un investimento». Non è un problema che riguarda solo Cesena: «Ci stiamo confrontando anche con altri amministratori, io sono in contatto con eurodeputati che si occupano del tema e per la prima volta l’Unione Europea ha un commissario con delega sul tema».
Struttura commissariale
Con oggi si conclude anche il mandato da commissario alla ricostruzione post alluvione di Francesco Paolo Figliuolo, a cui Lattuca rivolge un ringraziamento sincero per il lavoro fatto insieme in questi mesi. «Preoccupa arrivare a questa data senza avere un successore», sottolinea Lattuca, che sul punto ribadisce la sua posizione: «Abbiamo sempre chiesto che fosse il presidente della Regione, era così per Bonaccini, siamo tornati a chiederlo prima delle elezioni. Continuo a pensare che questa mancanza di fiducia verso il presidente che i cittadini hanno eletto sia una anomalia». Se il nuovo presidente Michele De Pascale non è ritenuto idoneo, «che si nomini una persona con competenze specifiche. Non abbiamo alcun pregiudizio verso la divisa è solo che per affrontare la ricostruzione quelle che servono non sono competenze di natura militare».
Nuovo festival
Lattuca chiude la chiacchierata di fine anno con la stampa con una anticipazione: «Stiamo lavorando a un grande festival culturale per la nostra città di valenza nazionale». Si limita a raccontare che ci sarà un legame con il libro e che si terrà in autunno.