Start , pochi autisti sui bus e proteste: “Non possono neppure fare le ferie”

Gli autisti di Start al lavoro sono talmente pieni di corse da effettuare che non viene concesso loro nemmeno di fare le ferie. Con tutte le problematiche connesse alla sicurezza che sono facilmente immaginabili quando un autista professionale non può riposare come dovrebbe.
È la protesta lanciata in queste ore dai sindacati, compattamente per il territorio provinciale. In una nota a firma di Luigi Montesano (Filt Cgil), Sabatino Crescenzo (Fit Cisl), Pasquale Vaccariello (Uiltrasporti ), Carmelo D’Urso (Faisa Cisal ), Fabio Di Piedi (Ugl Autoferro ) e Giuseppe Montesano (Usb Lavoro Privato) in cui sottolineano la pesante problematica.
«La situazione è oramai insostenibile. Non è possibile usufruire di un giorno di ferie per il personale guida di Start Romagna del territorio di Forlì/Cesena, nonostante le ferie accumulate dell’anno 2022/2023 (in diversi casi parliamo di circa 30 giorni) ai quali bisogna aggiungere le ferie di quest’anno, circa altri 30 giorni. La situazione si aggrava maggiormente e preoccupa anche in termini di sicurezza sul lavoro e sicurezza dell’utenza, poiché si passa dalla continua negazione di ferie, alla continua richiesta di lavoro straordinario da parte dell’azienda. Esasperando e stressando pesantemente gli autisti che nella loro attività sono già carichi di responsabilità e stress derivante da fattori correlati. L’azienda fa dichiarazioni roboanti all’opinione pubblica anche durante la riunione in commissione controllo e garanzia con la presenza di assessore e agenzia mobilità. Dichiarano che gli autisti a Forlì sono 122 e 134 a Cesena, mentre al tavolo sindacale l’azienda dichiara che ad oggi la fotografia reale è di 99 autisti a Forlì e 127 a Cesena e nella stessa riunione l’azienda comunica che per il periodo scolastico (2024/2025) non c’è possibilità di dare a nessuno un giorno di ferie e che solo nel periodo estivo si potranno al massimo concedere 10/12 giorni. Visto che l’azienda non riesce a rispettare gli accordi sottoscritti in materia di ferie, abbiamo proclamato lo stato di agitazione nel territorio provinciale. Ci attiveremo in tutte le sedi e con tutti i mezzi disponibili per veder riconosciuto il diritto dei lavoratori».