Sassaiola e coltellate in strada a Cesena: arrestati due fratelli ed il “patrigno”

Cesena
  • 21 giugno 2024

Nel cuore di due notti fa, ascoltate tutte le testimonianze dei partecipanti e di alcuni avventori dei negozi della zona che avevano assistito attoniti alla scena, i carabinieri della compagnia di Cesena hanno consegnato al pm Emanuele Daddi una ricostruzione sufficiente a chiedere l’arresto di 3 persone: il patrigno della famiglia residente in via Fiorenzuola (D.C, 49enne nativo della zona di Torino) e due dei suoi “figliastri”, due dei figli della attuale compagna ossia D.M.A.N, 25 anni (la persona rimasta ferita dalle coltellate) ed S.A.N,, 30enne, anche lui evidentemente tra i più attivi nella colluttazione in difesa della madre.

Per tutti e tre l’accusa è di rissa aggravata dall’uso di armi reperite in contesto domestico (i coltelli usati per la contesa) e lesioni, causate anche col lancio di pietre raccolte in strada.

I fatti risalgono alla fase iniziale di due pomeriggi fa. Gli avventori dello “Sweet bar” di via Fiorenzuola e quanti erano presenti negli altri esercizi commerciali della parte della strada più vicina all’ospedale, hanno prima iniziato a sentire urla provenire dal condominio. Poi sono scese in strada almeno 8 persone, tutte componenti della stessa famiglia. Con la madre che veniva strattonata e minacciata con un coltello, un secondo coltello spuntato ed una gazzarra “tutti contro tutti” finita con i carabinieri che hanno bloccato il 49enne ancora armato di un manganello (che cercava di nascondere alla vista degli investigatori) ed il figliastro 25enne finito in ospedale per suturare copiose ferite da arma da taglio al volto, a un braccio e alla schiena.

I militari dell’Arma di Cesena dopo aver repertato sul posto le armi utilizzate, hanno pian piano iniziato ad ascoltare in caserma tutti i protagonisti della vicenda. Senza che emergesse (almeno per ora) quale fosse stata la causa scatenante il diverbio, intuendo però che si possa trattare di attriti annosi che vedono da una parte il patrigno e parte della famiglia della compagna, e dall’altra la restante parte dei familiari residenti in quella casa al secondo piano del civico 574.

I comportamenti tenuti daic ontendenti hanno dato modo di stilare accuse dettagliate in particolar modo nei confronti dei tre arrestati. D.C. (difeso dall’avvocato Silvia Scaini) è in carcere in attesa della convalida. Mentre S.A.N. e suo fratello D.M.A.N. sono ai domicilari (difesi dagli avvocati Giulio Cola e Salvatore Rocci). Il 25enne è stato dimesso dall’ospedale con punti di sutura per i tagli da arma bianca giudicati guaribili in 20 giorni. L’udienza davanti al giudice per i tre è fissata per la mattinata di domani.

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