Sanità: pronta a Cesena la centrale Cot, dedicata “a tutte le fragilità”



I lavori di ristrutturazione sono terminati e da qualche giorno sono state smontate tutte le transenne. È pronta all’uso la palazzina che ospiterà la nuova Centrale operativa Cot per il distretto Ausl di Cesena-Valle Savio. Già da questa settimana i primi uffici saranno occupati ed inizieranno a lavorare a pieno regime.
La palazzina
L’edificio è stato completamente ristrutturato ed ospiterà il coordinamento di tutti i servizi di assistenza per le cronicità e le disabilità acquisite e necessitanti di supporto di varia natura (medico-infermieristico o presidi di assistenza e cura). La palazzina è sul retro della sede Ausl di corso Cavour (ex Saub) ed essendo un servizio “per i pazienti” ma non aperto al pubblico ad accesso diretto, è incastonata a ridosso del parcheggio dei dipendenti e del parco a cui si arriva oltrepassando la sbarra di delimitazione che c’è col cosiddetto “parcheggio di Casali” vicino al viadotto Kennedy.
La ristrutturazione
La ristrutturazione era partita a giugno 2023 con interventi interni per adeguare i locali che ospiteranno la centrale operativa e che in passato (epoca Covid) erano stati anche gli uffici delle Usca attive nella pandemia. Sono stati qui spesi fondi derivanti dal Pnrr (160 mila euro più Iva) per collocare la centrale operativa Cot e già da questa settimana entreranno nei nuovi uffici infermieri ed assistenti sociali impegnati nel servizio. L’inaugurazione ufficiale da parte dell’Ausl non ci sarà però prima di fine anno perché i lavori conclusi in questo edificio sono stati anche altri.
Il nuovo presidio Ausl ospiterà infatti anche il Nucleo di assistenza domiciliare infermieristica, insieme alle équipe di valutazione multidimensionali legate alle problematiche di anziani e disabili. In un unico edificio dunque l’Ausl sta collocando tutti i servizi “di presa in carico” dei pazienti a livello territoriale.
Le spese
La palazzina era stata pesantemente intaccata dall’alluvione del maggio 2023. Per poter creare questo nuovo complesso e metterlo interamente in funzione, l’Ausl ha dovuto farsi carico di lavori anche con proprie risorse in aggiunta a quelle del Pnrr. Oltre a rimettere a nuovo tutti e due i piani di uffici si è reso necessario rimettere in sesto e a nuovo anche la copertura del tetto, per una spesa di altri 480mila euro.
Centrali Operative Territoriali
Le Centrali Operative Territoriali (Cot) di Cesena, Cesenatico e Savignano sul Rubicone sono entrate in funzione dalla fine dello scorso maggio per garantire una risposta di servizio per tutto il territorio dell’Unione Cesena Valle Savio e dell’area Rubicone Mare. «Una conferma del grande investimento dell’Ausl Romagna sul potenziamento dei servizi territoriali - avevano all’epoca sottolineato Paola Ceccarelli, direttore del Distretto di Cesena Valle Savio e Francesco Sintoni, direttore del Distretto Rubicone - con nuove forme di coordinamento tra i professionisti nella presa in carico delle persone e nel raccordo tra servizi nei diversi setting assistenziali. Così come i Cau e le Case di Comunità, le Cot si inseriscono nell’ambito dello sviluppo della rete dei servizi del territorio per far sì che la prima opzione di cura e di assistenza sia quella in prossimità del domicilio».
La centrale operativa Cot non può essere contattata direttamente dal privato cittadino, ma a chiamarla in causa è uno dei soggetti che si stanno occupando della sua assistenza: il medico o il pediatra, un ospedale o altri nodi della rete sociale e sanitaria.
Può essere attivata infatti da tutti i professionisti del territorio e dell’ospedale: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, assistenti sociali, ospedale, Pronto Soccorso, medici di continuità assistenziale, infermieri di Comunità, specialisti, altri professionisti sanitari della rete. I destinatari della sua attività sono i cittadini cosiddetti “fragili”, persone prevalentemente anziane, o con disabilità o malattie invalidanti, che nella maggior parte dei casi presentano un quadro composto da più patologie e dunque richiedono di prendersi cura di loro a 360 gradi.