Roncofreddo: i finti operatori di banca tentano una truffa da oltre 200mila euro, i Carabinieri bloccano gran parte della somma

Cesena
  • 05 dicembre 2025

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Roncofreddo, hanno denunciato cinque persone presunte responsabili in concorso del reato di “truffa” in danno di una coppia di pensionati della zona.

I Carabinieri hanno portato a termine una tempestiva attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Forlì, che ha consentito di recuperare, attraverso un sequestro preventivo di rapporti finanziari, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale forlivese, circa 190.000 euro, frutto della truffa telefonica.

I due coniugi, ultra 70enni, si erano presentati presso la locale Stazione Carabinieri dopo essersi resi conto di essere stati raggirati da un soggetto, spacciatosi per operatore della loro banca, che li aveva contattati telefonicamente e convinti, con il pretesto di mettere al sicuro i risparmi da una frode, ad effettuare numerosi bonifici su diversi conti correnti da lui indicati, per una somma totale di oltre 200.000 euro. I carabinieri si sono immediatamente attivati per richiedere il congelamento dei conti, riuscendo con i veri operatori bancari che hanno attivamente collaborato, ad ottenere il blocco della maggior parte dei bonifici; contestualmente hanno riferito all’Autorità Giudiziaria quanto accertato ed il competente sostituto Procuratore della Repubblica ha prontamente richiesto ed ottenuto, dal GIP del Tribunale, il sequestro preventivo dei rapporti finanziari. Il provvedimento è stato celermente eseguito dagli stessi carabinieri ed ha consentito di recuperare gran parte della somma truffata, che è stata poi restituita alla soddisfatta coppia di anziani.

“Chiamate il 112”

Il Comando Provinciale Carabinieri di Forlì consiglia sempre - in assenza di familiari, conoscenti o vicini a cui rivolgersi - quello di rimanere in casa e chiamare immediatamente il numero di emergenza 112, riferendo ai “veri carabinieri”, della telefonata appena ricevuta (ovvero del tentativo di intromissione fatta) da sedicenti parenti, avvocati, professionisti, dipendenti di banche ed enti vari e/o appartenenti alle forze dell’ordine.

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