Rissa filmata coi telefonini a Cesena, il sindaco Lattuca va sul posto e i giovani gli rispondono: “Ehi Bro... Era solo per l’hype”

Cesena
  • 07 dicembre 2024

«Tranquillo bro... Non lo fanno per farsi davvero male, lo fanno solo per l’hype... Non ci sono pericoli per nessuno...».

Il dialogo, surreale, è la “risposta” che si è sentito dare dai minorenni sul piazzale dell’auto stazione il sindaco Enzo Lattuca, che causalmente era in zona ieri durante il tentativo di “bis” della rissa tra ragazzine della rissa in zona stazione e si è avvicinato agli studenti rimasti sul posto dopo l’arrivo delle forze dell’ordine. Al primo cittadino e presidente della Provincia i minorenni che hanno dialogato con lui intendevano, con uno slang davvero poco comprensibile per un over 30, rassicurarlo sulla “non pericolosità” delle vicende video filmate in questi giorni.

L’hype nello slang giovanile è un modo per indicare la voglia di creare attenzione attorno a un evento. Ed è proprio quanto i ragazzini “spiegano al sindaco” su queste risse o scontri fisici da strada: si tratterebbe di “piani organizzati” per avere visibilità sui social network e per “mostrare al mondo” che si è pronti allo scontro fisico pur di primeggiare o non farsi prevaricare.

«Nel ringraziare le forze dell’ordine per essersi velocemente fatte carico della situazione ed aver subito identificato i protagonisti di questi episodi - ha spiegato il sindaco Lattuca - mi preme però sottolineare come non si tratti di episodi che richiedono un’urgenza in materia di “ordine pubblico” ma più che altro si tratta di questioni riguardanti le nostre giovani generazioni di cui la società civile deve farsi carico: istituzioni, scuola, insieme ai genitori. Quanto visto in queste ore appare come al di fuori da episodi di “bullismo” nel senso stretto del termine; ma si tratta di un tipo di violenza “esposta” e purtroppo sempre più frequente. Ciò che colpisce e rattrista è vedere come tutti in casi simili siano pronti ad impugnare lo smarphone e riprendere; mentre nessuno invece che si mette “in mezzo” tra due ragazzine per farle smettere di picchiarsi. Come comunità educante siamo e dobbiamo essere a disposizione per far capire come forme di violenza simili non vadano in alcun modo in incentivate o perseguite. Ancor più a fronte del fatto che, da come i giovani stessi dicono, il più delle volte si tratterebbe di episodi fatti per incrementare o consolidare la propria popolarità sui social network».

Il primo episodio giovedì: il video

La prima puntata era andata in scena giovedì 5 dicembre, con una serie di video diventati subito virali

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