Ri.Nova: un 2024 da 85 progetti con un bilancio positivo

Cesena
  • 30 maggio 2025

È positivo il bilancio 2024 di Ri.Nova, cooperativa dedicata alla innovazione in agricoltura, nata dalla fusione del Centro Ricerche Produzioni vegetali (CRPV) e di Alimos. L’ente di ricerca chiude infatti con un utile di esercizio pari a 82.149 euro. Questo risultato ha portato il patrimonio netto a superare i 2,8 milioni di euro, mentre il valore della produzione è stato complessivamente di 5.407.938 euro, ovvero quasi un milione in più del 2023.

La controllata Astra ha conseguito un utile pari a 34.724 euro, confermando la tendenza al mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario, conseguenza del positivo impatto dell’azione di ri-organizzazione messa in atto nel corso del 2017, che fino ad oggi non ha mai fatto registrare perdite di bilancio.

Sono in totale 85 i progetti gestiti da Ri.Nova nel corso del 2024. Suddivisi in 4 filiere e 3 aree di intervento, si è avuta una maggiore concentrazione in termini numerici in ambito frutticolo (33) e produzione integrata e biologica (19). Da segnalare anche l’incremento dei progetti attivi in ambito Orticolo e Sementiero (25). Prosegue l’investimento sui di progetti di Agricoltura di precisione e Agroambiente (9). Sono sempre di più i progetti che beneficiano anche dell’apporto dell’intelligenza artificiale, come hanno ricordato il Presidente di Ri.Nova Stefano Lazzarini e il Direttore Alvaro Crociani, intervenuti all’approvazione del bilancio avvenuta lo scorso 28 maggio.

“Nel nostro settore, abituato a lavorare per compartimenti stagni, l’intelligenza artificiale comporta un cambiamento epocale del lavoro” ha detto il Presidente di Ri.Nova Stefano Lazzarini. Che ha continuato: “Questo perché l’AI si basa su un principio di gestione che è facile interfacciare con altri sistemi e quindi anche per altre colture. A fronte di un investimento iniziale importante per le tecnologie, nel lungo termine lo stesso sistema può essere riutilizzato per ‘n’ volte. Per esempio, con Agribologna abbiamo avviato un progetto sulla raccolta automatizzata del cetriolo e non escludiamo, in futuro, di poter utilizzare una tecnologia così all’avanguardia anche per altri progetti”. Il Presidente ha sottolineato con soddisfazione anche l’allargamento della base sociale della cooperativa: “Con i nuovi soci entrati ‘in famiglia’ possiamo contare su un numero maggiore di aziende e relative esperienze che, interfacciandosi tra di loro, creano un ‘bagaglio di conoscenze’ utile ad affrontare le sfide odierne del settore. E tramite la comunicazione che in questi ultimi anni abbiamo intensificato e sviluppato anche sui nuovi media - come reels, webinar e podcast - speriamo di arrivare ad un pubblico sempre maggiore e, a cascata, sui singoli agricoltori”.

Il Direttore Alvaro Crociani è entrato nel dettaglio dell’intelligenza artificiale, spiegando cosa può fare questa tecnologia per il settore: “Nel cuore della transizione ecologica e digitale, l’intelligenza artificiale si afferma come leva strategica per trasformare l’agricoltura in un sistema produttivo sempre più efficiente, resiliente e sostenibile. Dall’analisi di immagini multispettrali all’automazione robotica, dalla genomica predittiva alla tracciabilità intelligente, le tecnologie AI stanno riscrivendo il futuro dell’agroalimentare. L’integrazione tra droni, satelliti, sensori e algoritmi di intelligenza artificiale consente oggi di monitorare lo stato delle colture con un livello di dettaglio senza precedenti”.

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“C’è un altro tema che va affrontato – prosegue Crociani - ed è quello del “Mercato dei Dati”, reso dinamico dallo sviluppo delle soluzioni di AI. I dati, al giorno d’oggi, sono sempre più numerosi (Big Data) e possiedono un valore intrinseco, poiché funzionali all’estrazione di informazioni. Per aumentare questo valore nasce l’esigenza di riunirli, uniformarli e integrarli in sistemi gestionali. Più i dati sono eterogenei e confrontabili, maggiore sarà la loro capacità di alimentare sistemi intelligenti, contribuendo così alla generazione di informazioni a più alto valore aggiunto. È sempre più forte, quindi, la necessità di condivisione e cooperazione, ed è proprio questo uno degli obiettivi alla base del progetto Dati.Meteo.4.0, con un focus specifico sui soli dati meteorologici, ma potenzialmente espandibile a tutte le tipologie di dati di interesse. Il progetto mira a creare una piattaforma per l’inserimento di dati da fonti eterogenee, in modo tale che siano a disposizione dei nostri soci, i quali, in questo modo, possono essere più competitivi sul mercato. Ne consegue il bisogno di una maggiore e più precisa regolamentazione dell’utilizzo del dato, tema su cui sta lavorando anche l’Unione Europea”.

E conclude: “Non parliamo solo di innovazione tecnologica ma di un nuovo paradigma produttivo. L’intelligenza artificiale sta accompagnando l’agricoltura verso una gestione più consapevole, capace di rispondere alle sfide ambientali, economiche e sociali del nostro tempo. Tra i progetti in cui l’intelligenza artificiale è protagonista citiamo anche Irri-mia, Agrarian, ed S4O. Ricordiamoci però che si tratta di una tecnologia ancora in fase di regolamentazione, serve dunque prestare la massima attenzione a come evolverà nel tempo”.

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