In Emilia-Romagna la provincia di Forlì-Cesena è quella dove nel corso del 2024 sono stati commessi più reati legati al ciclo dei rifiuti. Sono stati ben 90, con un totale di 89 persone denunciate e hanno fatto scattare 27 sequestri.
Emerge dal Rapporto sulle ecomafie che è stato appena presentato da Legambiente.
Per numero di deferimenti all’autorità giudiziaria, la zona forlivese e cesenate risulta al 37° posto nazionale, su 109 province, tra quelle con più persone finite nei guai per quel tipo di trasgressioni penali.
Legambiente spiega: «I reati avvengono in ogni fase del ciclo, dalla produzione, al trasporto, fino allo smaltimento e al finto recupero. Spesso riguardano le dichiarazioni sulla quantità o tipologia di rifiuti da smaltire: è la classica truffa del cosiddetto giro bolla, che falsifica la classificazione del rifiuto nei documenti d’accompagnamento. Particolarmente esposti ad attività di smaltimento e traffici illeciti sono gli pneumatici fuori uso, i gas refrigeranti e i rifiuti generati dalle apparecchiature elettriche ed elettroniche».