Raid da un’altra scuola a Cesena: spruzzano spray urticante al Comandini e scappano

Cesena
  • 01 maggio 2025

Probabilmente per loro è stata soltanto una bravata. Per farsi due risate alle spalle degli studenti di un’altra scuola.

Di fatto è stato un evento parecchio pericoloso, che avrebbe potuto avere conseguenze molto serie e che, di fatto, ha anche intossicato una studentessa, per la quale si è reso necessario l’intervento del personale del pronto soccorso del Bufalini.

Due mattine fa qualcuno ha messo in piedi uno scherzo davvero di cattivo gusto. Teatro dell’accaduto, i corridoi dell’Ipsia Comandini dove, dalle prime ricostruzioni dell’accaduto, a lezioni iniziate hanno fatto irruzione alcuni studenti di un altro istituto.

Erano in gruppo e tutti avevano con sé un dosatore di spray urticante, di quelli posti il libera vendita ma che comunque non dovrebbero in alcuna maniera finire nelle mani di minorenni. Proprio per la possibilità che ne facciano un uso improprio.

È ciò che è successo. Sembra per puro spirito goliardico e non certo per aggredire qualcuno nello specifico, il gruppetto ha scaricato il contenuto delle bombolette di spray urticante in un corridoio della scuola superiore di via Boscone per poi allontanarsi a gambe levate e far ritorno nel proprio istituto.

I responsabili

È stato già riconosciuto infatti che ad agire siano stati studenti che frequentano altre classi.

A far le spese dell’accaduto è stata però una studentessa del Comandini che, passando proprio in quel momento, è stata investita dai vapori dello spray quando erano ancora presenti nell’aria. Ha inalato la sostanza e per lei le lezioni sono finite li: è dovuta infatti ricorrere alle cure del pronto soccorso dove è rimasta alcune ore sotto osservazione prima che gli effetti della bomboletta si esaurissero. Al di fuori del malessere terribile che si prova se travolti da quello spray, alla fine non le sono stati computati giorni di prognosi ma il gesto pericoloso resta.

La madre della giovane si è recata successivamente alla caserma dei carabinieri di Cesena per denunciare il fatto. Una denuncia conto ignoti grazie alla quale sono scattate le indagini per indentificare (e chiamare a responsabilità) gli autori della pericolosa “bravata”.

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