Quarto tentativo di vendita: i Gessi a Cesena tornano all’asta

Dopo tre tentativi andati a vuoto, il Comune riprova a vendere l’edificio in via Del Monte che ospitava il ristorante “I Gessi”. Luogo che fu al centro di una battaglia legale finita con un pesante risarcimento pagato ai gestori.
Il tutto nel contesto dell’intricata vicenda delle autorizzazioni temporanee concesse per le verande, non più rinnovate quando dopo alcune sentenze fu chiaro che quella prassi non era legittima.
La quarta asta lanciata non è stata modificata nella cifra base richiesta, a differenza di quanto ci si aspettava anche nelle precedenti. Le offerte partono dunque di nuovo da 637mila euro, in linea con la valutazione fatta ormai oltre un anno e mezzo fa, quando per la prima volta si provò a vendere l’immobile, e poi nel bis dell’ottobre 2023 e nel terzo tentativo dello scorso mese di marzo.
Adesso è stato pubblicato un terzo bando e il 10 settembre si saprà se questa volta qualcuno si sarà fatto avanti.
A frenare l’interesse, finora, è stato non solo il degrado strutturale dopo tanti anni di chiusura ma la mancanza, seppur sanabile, di alcune autorizzazioni.
Il lotto è in via Del Monte 1534 ed è dotato di un’area pertinenziale che lo rende fascinoso dal punto di vista panoramico. Le offerte con partenza da 637mila euro non sono soggette ad Iva.
La scadenza per la presentazione delle domande questa volta è fissata alle ore 13 del giorno 9 settembre 2024
L’asta si terrà martedì 10 settembre 2024, alle ore 9.
Per eventuali informazioni o chiarimenti ci si può rivolgere direttamente al Comune di Cesena - Ufficio Patrimonio - telefonando allo 0547 356474. Chi fosse interessato può anche concordare un sopralluogo, telefonando invece ai numeri 0547 356597 - 356805.
Le offerte d’acquisto sono vincolate ad una cauzione di poco inferiore ai 32.000 euro e ci sono anche 1.260 euro di spese d’asta che andranno pagate in caso di aggiudicazione del lotto. L’asta verrà aggiudicata all’offerta economicamente più elevata, in aumento rispetto al prezzo a base d’asta. Non si possono dunque fare offerte pari della cifra di partenza o al ribasso della stessa.