Pubblicità elettorale al Bufalini di Cesena: rimossa dopo le proteste








Volantini e manifesti elettorali a tappezzare i locali interni dell’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena: tra bacheche che normalmente contengono materiale di esclusiva natura sanitaria, scaffalature, sedie e mobilio delle sale d’attesa, porte di sicurezza e di lavoratori con sopra appoggiate immagini che invitano al voto.
A rendersi protagonista della insolita (e poco gradita dall’utenza) forma pubblicitaria in vista delle prossime amministrative di giugno, è stato il materiale del candidato sindaco Marco Giangrandi, la cui immagine nei giorni scorsi campeggiava un po’ in tutti gli ambienti di almeno una parte dell’ospedale di Cesena.
Un tipo di pubblicità non regolamentata ed inusuale che ha suscitato rimostranze. Qualcuno si è dato da fare per cestinare tutti quei “santini” elettorali quando ne incontrava copia nelle varie zone ospedaliere. Ma tra i pazienti c’è anche chi ha formalmente lamentato la questione scrivendo all’Urp dell’Ausl.
«Mi trovavo presso la Piastra Servizi per accompagnare un mio familiare - ha spiegato il cesenate nella formale contestazione - All’ingresso e nei vari corridoi sono state affisse locandine politiche riferite alle prossime elezioni amministrative comunali che trovo francamente inappropriate e inadeguate per un luogo pubblico dedicato alla salute delle persone. Trovo che l’affissione inoltre occupi spazio che è normalmente dedicato a comunicazioni sanitarie istituzionali o meno. Teniamo almeno la battaglia politica fuori dai luoghi di cura della persona» è stata la protesta alla quale sono state allegate numerose immagini dell’accaduto.
«Nel ringraziarla per quanto segnalato - ha risposto l’Urp dell’ospedale nei giorni seguenti - comunichiamo che abbiamo provveduto tempestivamente alla rimozione della cartellonistica in questione. A tal riguardo occorre precisare che nelle bacheche istituzionali, collocate all’interno dell’ospedale Maurizio Bufalini, per essere utilizzate devono riportare il logo aziendale Ausl Romagna, oppure della Regione Emilia Romagna o ministeriale. Per evitare che la criticità evidenziata possa ripetersi sarà nostra cura incrementare il monitoraggio nelle varie strutture sanitarie».