Oltre 16.500 i profughi ucraini in Emilia-Romagna, 14mila sono donne e bambini

Cesena

Bologna. Alle 17 di oggi pomeriggio, secondo i dati delle Prefetture, sono 16.597 profughi arrivati in Emilia-Romagna dall’Ucraina, di cui 1.173 ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas). Si tratta in gran parte di donne (6.831) e minori (7.323). Nell’area metropolitana di Bologna, risultano arrivate 2.993 persone di cui 276 ospiti nella rete Cas. Per quanto riguarda gli altri territori regionali: a Ferrara risultano arrivate 1.535 persone di cui 74 ospiti nella rete Cas; a Forlì-Cesena risultano arrivate 1.127 persone, nessuno ospitato nella rete Cas; a Modena risultano arrivate 2.216 persone di cui 58 ospiti nella rete Cas; a Parma risultano arrivate 1.040 persone di cui cinque ospite nella rete Cas; a Piacenza risultano arrivate 1.194 persone di cui 23 ospiti nella rete Cas; a Ravenna risultano arrivate 979 persone di cui 256 ospiti nella rete Cas; a Reggio Emilia risultano arrivate 2.636 persone di cui 215 gli ospiti nella rete Cas; a Rimini risultano arrivate 2.877 persone di cui 266 ospiti nella rete Cas.

Sul sito della Regione, la sezione con tutte le informazioni e la documentazione per l’accoglienza e l’assistenza sanitaria dei profughi, tradotta anche in lingua ucraina. Lo stesso i documenti richiesti (https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/ucraina). Informazioni in lingua sono anche presenti anche su tutti i siti web delle Aziende Usl. A oggi, in Emilia-Romagna sono stati rilasciati 14.207 codici STP (Straniero temporaneamente presente), che consentono l'erogazione dell'assistenza sanitaria nei confronti degli stranieri privi di permesso di soggiorno. Prosegue la raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque può versare - indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” – al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna

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