"No a lavori che rovinino la zona ex Zuccherificio": partita a Cesena la raccolta di firme

Cesena

Il comitato Zuccherivivo torna all’attacco con una raccolta firme. Tante infatti sono a loro parere questioni in sospeso che creano insofferenza e disagi nei residenti e la notizia, che deve ancora essere confermata e chiarita dall’amministrazione comunale, della presunta autorizzazione data alla cooperativa proprietaria dello studentato universitario nel condominio “Beatrice”, di coibentare la loro parte di fabbricato coprendo i caratteristici mattoni rossi dalla zona con un intonaco ha fatto scaldare gli animi.
«La scoperta di questa autorizzazione ci ha fatto trasalire per il semplice motivo che tutti noi che abitiamo nell’area siamo sottoposti a una rigida burocrazia nel caso dovessimo apporre qualche cambiamento all’estetica del comparto. Ma questo si è andato a aggiungere a problematiche annose, come la mancanza di un piano della sosta, di un parco. È vero che il comune è sempre stato disponibile a parole, ma all’atto pratico sono carenti». Così la presidente del comitato Monica Castellini nello spiegare il perché della raccolta firme partita ieri fra i cittadini.
I nodi della discordia fra comitato e Comune sono poi sempre gli stessi: mancato piano della sosta e della viabilità ciclopedonale, il parcheggio pubblico adiacente al Campus universitario che doveva essere realizzato «da ben 6 anni seppure abbia già incassato le risorse necessarie dalla società ex Zuccherificio, al momento della sua liquidazione e la promessa di un giardino da anni che ancora non prende forma». Per il quartiere, spiega Castellini, l’Università «è un valore aggiunto, ma comporta anche un adeguamento della viabilità e della sosta che non è stato fatto nonostante le nostre sollecitazioni. Sappiamo che l’Università stessa sollecita i suoi studenti ad utilizzare il parcheggio all’Ippodromo, ma l’opportunità non viene colta. Altro problema poi è che il Comune aveva detto che avrebbe preso in gestione uno dei due ascensori condominiali che permettono di collegare corte Zavattini con via Quasimodo, oggi collegate da una scala che impedisce il passaggio a persone disabili ed anziane».
Il comitato chiede quindi un incontro al sindaco Enzo Lattuca e lancia una raccolta firme. Il testo che l’accompagna denuncia la «mancanza di un accordo fra il Comune e l’Università che ci priva dell’unica zona adibita a verde pubblico prevista in zona, il “ping pong” tra le responsabilità e le competenze dell’amministrazione e dell’Università che ci fa vivere in un cantiere infinito, una burocrazia comunale incapace di approntare un piano di manutenzione ordinaria adeguata ad una delle zone più frequentate di Cesena», e soprattutto: «un’amministrazione comunale che autorizza, senza alcuna capacità decisionale, lo stravolgimento dell’omogeneo progetto architettonico dell’ex Zuccherificio».

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