Brinda l'Ascoli e il Cesena scivola sempre più giù
L'Ascoli dopo 4 mesi torna a vincere in casa contro un Cesena preoccupante che conferma tutti i suoi limiti in trasferta (2-1).
Contrariamente alla dichiarazioni della vigilia, Castori cambia modulo e si affida a un 4-3-2-1 con Donkor, Suagher, Scognamiglio e Fazzi in difesa, Fedele, Schiavone e di Noia in mediana e Laribi ed Emmanuello a supporto di Cacia. Nonostante le modifiche, il Cesena è passivo come nelle ultime trasferte e la partita la fa l'Ascoli, che al 25' passa meritatamente in vantaggio con Mogos, che segna in tap-in dopo respinta di Fulignati su rasoterra di Clemenza.
I marchigiani insistono e due minuti dopo il volo di Fulignati nega la rete alla botta da fuori di Clemenza, quindi il portiere ospite al 32' blocca in volo il colpo di testa di Mogos. Il Cesena sembra alle corde, Castori passa al 3-5-2 e trova il pareggio al 41': cross dalla trequarti sinistra a campanile di Di Noia e Fedele in terzo tempo sale altissimo e gonfia la rete di testa. Subito dopo, Laribi si arrende per un guaio muscolare e lascia il posto a Jallow.
Nella ripresa il Cesena parte benino, ma al 51' capitola per una percussione vincente di Clemenza, che approfitta di uno scellerato dribbling davanti all'area di Jallow per siglare il 2-1. I bianconeri provano a reagire, però tutto si complica al 60' con il secondo giallo a Fedele per fallo a metà campo su Gigliotti. Gli ingressi di Vita per Emmanuello e di Moncini per Cacia non cambiano più lo spartito, col Cesena che all'87' avrebbe anche la palla del pari, ma il tiro di Jallow rimpallato da De Santis è bloccato da Lanni.