Operazione salvezza, via alla fase-2

CESENA. Schierato al tavolo nel ruolo di mezzala destra, con Rino Foschi a vigilare sulla corsia opposta, il presidente Giorgio Lugaresi augura buon lavoro a Belingheri e ritrova ufficialmente la parola dopo una settimana di lavoro in Kyrghizistan.

 

 

Mercato. «Alcune settimane fa avevo dichiarato che il Cesena, nel limite del possibile, avrebbe provato in tutti i modi a rinforzarsi. Direi che ce l’abbiamo fatta e il merito è innanzitutto di Foschi e dei suoi collaboratori, che mi garantivano molta serenità anche in caso di cessioni importanti. È partito un ragazzo promettente come Tabanelli, ma nell’immediato, con l’arrivo di Belingheri, abbiamo qualcosa in più. E anche Marilungo e Gagliardini si sono subito inseriti molto bene. Alla fine del mercato mancano quattro giorni e tutto può ancora succedere, perché purtroppo non abbiamo la forza di considerare incedibili tutti i nostri pezzi pregiati, però con Foschi mi sento molto tranquillo. Tra l’altro, quando Rino mi ha chiamato per dirmi che stava per cedere Tabanelli, mi sono ricordato di un particolare: anche dieci anni fa, a gennaio, vendemmo Pozzi al Milan proprio mentre mi trovavo in Kyrghizistan e alla fine sappiamo tutti come andò a finire (promozione in B con Castori, ndr). Perciò anche stavolta gli ho dato il via libera».

 

Risorse. Oltre a quelli sul campo, Lugaresi cerca rinforzi per garantire un futuro sereno anche alla società: «La lettera da recapitare alle aziende è ormai pronta e anche l’elenco di chi contatteremo sta per essere ultimato: il sindaco mi ha inviato la bozza, che ora aggiusteremo e spediremo. Sarò io stesso ad occuparmi di tutti gli incontri con le aziende. Rispetto alla volta precedente, è mia intenzione annunciare pubblicamente chi andrò ad incontrare e l’esito dell’incontro, così tutti sapranno chi ha scelto di aiutarci e chi al contrario ha respinto la nostra proposta. I risultati della scorsa primavera sono stati insoddisfacenti: dopo aver fatto una forte comunicazione sulla necessità di salvare il Cesena, quando abbiamo comunicato i primi innesti e che le cose procedevano nel verso giusto, qualcuno ha pensato che non ci fosse più bisogno e si è tirato indietro».

 

 

 

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