Bisoli ha eguagliato... Bisoli

Cesena

CESENA. L’unico campo in cui a Santo Stefano non si è segnato (escluso Varese, dove la gara è stata rinviata per impraticabilità) è stato il Francioni di Latina, che ha visto di fronte le due squadre che hanno attualmente la seconda (Cesena) e la quarta (Latina) migliore difesa del campionato, rispettivamente con 16 e 17 reti al passivo. Il punto portato a casa dal Lazio consente alla squadra di Pierpaolo Bisoli di riagganciare il 6° posto in classifica (grazie anche alla penalizzazione di 5 punti del Siena), che deve condividere con Virtus Lanciano e Spezia nei confronti dei quali però al momento si trova in svantaggio negli scontri diretti (quindi in classifica i bianconeri sarebbero ottavi).

Collezione di 0-0. In trasferta la difesa del Cesena si conferma la meno battuta della categoria, un primato che è maturato soprattutto nell’ultimo mese e mezzo, in cui i romagnoli hanno messo in fila quattro 0-0 lontano dal Manuzzi contro Brescia, Avellino, Empoli e Latina. Per trovare negli almanacchi una simile striscia di risultati ad occhiali si deve tornare a 19 anni fa, quando il Cesena di Bruno Bolchi nella stagione 1994-’95 collezionò quattro pareggi consecutivi senza reti in casa di Lecce, Ascoli, Cosenza e Palermo (sul neutro di Caltanissetta).

La striscia si allunga. Più recente è il precedente dell’ultimo girone di andata tra i cadetti concluso con solo 6 reti subite in 10 trasferte (ottima media di 0,6 gol a partita). Si tratta del campionato 2009-2010 sempre con Bisoli in panchina, quando i bianconeri fecero registrare cinque gare senza reti al passivo, quattro con un un gol subìto e solo una con due. Quest’anno invece le trasferte con la porta inviolata sono state sei (Trapani e Juve Stabia, oltre i quattro 0-0 già citati), a cui vanno aggiunte due gare con una rete incassata (Crotone e Novara) e altrettante con due al passivo (Palermo e Spezia). A quest’ultimo incontro del Picco risale anche l’ultima marcatura avversaria fuori casa e fu opera dello spezzino Catellani al 29’ della ripresa, il che significa che l’imbattibilità esterna è arrivata a 376 minuti (senza contare i recuperi), che è anche la migliore serie aperta del campionato. Nella stagione 1994-’95 l’imbattibilità di Enzo Biato arrivò a 397 minuti e fu interrotta da Pippo Inzaghi in Piacenza-Cesena 1-1.

Due mesi e mezzo a digiuno. Se in trasferta non si prende più gol, si è anche smarrita la via della porta. Dalla stessa gara di La Spezia dell’8 novembre si sono smarriti i marcatori bianconeri, con Defrel che al 31’ del primo tempo sbloccò il risultato per l’illusorio vantaggio. Da allora sono passati 419 minuti (più recuperi). Considerato che la prossima gara si giocherà il 25 gennaio a Varese, il Cesena resterà almeno 2 mesi e mezzo senza segnare una rete lontano dalla Romagna.

La prima senza Renzetti. Si è intanto fermata a 1.710 minuti (che con i recuperi diventano 1.828) la costante presenza di Francesco Renzetti in campo: giovedì il terzino ha saltato la prima gara di questo campionato, in cui finora era stato l’unico bianconero sempre titolare e mai sostituito. In termini di presenze, i soli giocatori della rosa che hanno disputato tutte le prime 20 gare sono rimasti il capitano Davide Succi e il suo vice Giuseppe De Feudis. Anche quest’ultimo, però, dovrà interrompere la propria serie, perché contro il Modena non ci sarà perché squalificato.

 

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui