Tradizione salva, Capossela stasera al Vidia di Cesena

Cesena

CESENA. Non si ferma durante le feste di fine anno la musica dal vivo al Vidia, che ripropone stasera un appuntamento ormai tradizionale per il locale cesenate: il concerto di Vinicio Capossela. Il cantautore emiliano ha spiegato così quanto tiene a questa tradizione natalizia: «In un’epoca di crescenti tensioni separatiste, è bello fare parte di una regione che ne contiene due distinte e separate, che però nell’insieme creano un piccolo continente, un continente amico. L’Emilia e la Romagna, che per me messe insieme fanno una casa. E quindi concerto di Natale al Vidia di Cesena, dove ci siamo dati una tradizione».

Il tour attuale di Vinicio si intitola La notte dei santi innocenti, e mescola già nel titolo i temi a lui cari: riti pagani e religiosi, luci e ombre della notte. Il suo ultimo album rimane ancora Canzoni della Cupa di due anni fa, ma poche settimane fa la sua etichetta Warner Music ha dato il via a un’opera di rimasterizzazione su vinile 180 grammi degli album in studio, partendo dai nastri analogici e digitali, e restituendo così nuova vita sonora ad album usciti oltre vent’anni fa, in alcuni casi mai pubblicati su questo supporto. Il primo disco All’una e trentacinque circa del 1990, è stato rimasterizzato, mentre Camera a sud (1994), mai pubblicato prima in vinile, esce ora in doppio Lp con un artwork nuovo, ispirato all’originale. Sono già disponibili, per la prima volta su su vinile, anche Il ballo di San Vito (1996), Canzoni a manovella (2000) e Ovunque proteggi (2006).

Cantante, compositore e scrittore dalle mille idee e dallo stile difficilmente classificabile per la sua assoluta originalità, Capossela è vincitore di quattro Targhe Tenco e un Premio Tenco alla carriera. Il concerto è sold out.

Ernia domani

Sabato 29 dicembre arriva invece al Vidia il rapper Ernia, in un concerto frutto delle richieste arrivate al locale cesenate dagli utenti dei canali social. A metà strada tra la profondità tipica del rap conscious e la sfrontatezza che contraddistingue la maggior parte degli interpreti nazionali, Ernia sembra mostrare un nuovo volto della trap italiana, più cupo e riflessivo, contraddistinto da testi complessi. Il venticinquenne Matteo Professione, in arte Ernia, a differenza di molti altri rapper, non è nato in un quartiere disagiato, ma in un’agiata famiglia milanese dalle origini multiculturali, germaniche e slave. Prima di lanciarsi come solista nel 2016, aveva frequentato collettivi di artisti hip hop insieme a Ghali e Tedua, in particolare la Troupe d’Élite. Il suo debutto solista è Come uccidere un usignolo, del 2017, ispirato al romanzo della scrittrice statunitense Harper Lee “Il buio oltre la siepe” (“To kill a mockingbird”), nel quale un bracciante di colore viene condannato ingiustamente. Il successo del disco ne causa una riedizione con sedici brani invece degli otto originali, uscita solo quattro mesi dopo, dal titolo Uccidere un usignolo/67, preludio al nuovo album 68, pubblicato in settembre scorso. Stilisticamente Ernia è un esponente del cosiddetto conscious hip hop, influenzato dalla letteratura di autori come Samuel Taylor Coleridge, Charles Baudelaire, Ernest Hemingway Harper Lee e Stephen King. Musicalmente, nel nuovo album si nota una maggior vicinanza a jazz e rhythm’n’blues.

Biglietti a 10 euro.

www.vidiaclub.it

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