Cesena, lotta all’evasione della tassa rifiuti. Si apre la caccia a un milione di euro

La proroga
Avrebbe dovuto essere rimpiazzata da un’operazione simile, sempre condotta dall’Agenzia regionale Intercent-Er per i vari Comuni della regione, ma il bando preparato allo scopo è stato annullato in autotutela. Ci saranno quindi ritardi nel nuovo affidamento del servizio su cui contava l’amministrazione comunale e perciò negli ultimi giorni del 2018 si è deciso di effettuare una proroga tecnica, in attesa che si rifaccia il bando e la relativa gara, cosa che dovrebbe avvenire in tempi rapidi.
Atteso ancora oltre 1 milione
Nel frattempo, presumibilmente per tutto il 2019, sarà ancora quel terzetto di società ad andare a caccia degli evasori della Tari. Una caccia che promette di essere grossa. Nell’anno in corso si stima di riscuotere altri 725.000 euro. Ma ci saranno effetti positivi anche più a lunga gittata, in termini di entrate nelle casse municipali. E così nel 2020 si prevedere di introitare ulteriori 215.000 euro e nell’anno successivo ancora 100.000 euro.
Un aggio vantaggioso
Per queste attività il Comune verserà nell’arco del triennio, a titolo di aggio più Iva, la somma complessiva di 241.000. Un onere ragionevole in proporzione al vantaggio economico ottenuto. Così come è risultata decisamente conveniente la spesa sostenuta per lo stesso servizio svolto nel periodo 2018-2018, quando sono usciti 793.000 euro a fronte del già ricordato recupero superiore a 2,8 milioni di euro. Quasi quattro volte tanto rispetto al compenso pagato per la caccia agli evasori.