Cesena, licenziamento illegittimo, ma dopo la riassunzione la banca torna all’attacco

Cesena

CESENA. Ha ripreso da quattro giorni a lavorare nella filiale di Banca Sviluppo a Santa Maria Nuova, dalla quale era rimasto lontano più di tre anni, a causa di un licenziamento che il giudice ha cassato come illegittimo. Ma adesso rischia di essere costretto a continuare la battaglia legale contro il suo nuovo datore di lavoro.

L’istituto di credito subentrato alla Brc, dove l'uomo era in servizio prima di essere messo alla porta solo perché non ha voluto accettare le penalizzazioni imposte dalla nuova proprietà, ha infatti impugnato in Appello la sentenza che ha ordinato il reintegro sul posto di lavoro. Subito dopo essersi adeguata alla decisione giudiziaria, Banca Sviluppo ha quindi aperto un nuovo fronte di guerra, chiedendo di rivedere la decisione favorevole al dipendente.

Forse potrebbe essere più che altro una mossa per mettere pressione e cercare di spianare la strada a un complicato e oneroso accordo relativo agli stipendi non percepiti per tre anni. Quelli che il dipendente (che è stato assistito finora dagli allocati Piergiovanni Alleva, Alessandra Raffi, Andrea Assogna e Daniele Molinari) avrebbe il diritto di riavere indietro. Ma lo si potrà capirà solo prossimamente, quando i protagonisti di questa estenuante vicenda inizieranno a scoprire le carte. 

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