Viadotto Kennedy, nel 2019 i lavori da 1,5 milioni per renderlo più sicuro

Cesena

CESENA. Il ponte che necessita di interventi più celermente a Cesena è il viadotto Kennedy. Cuore del traffico tra la via Assano e la zona delle scuole superiori e della stazione, da anni è al centro di monitoraggi sulla sua stabilità e di polemiche.
Le ultime misurazioni sulla sua tenuta (tra carotaggi e prove di carico) risalgono esattamente ad un anno fa. Ed hanno portato a pianificare lavori di restauro per un milione e mezzo di euro. Che scatteranno nel 2019.
Il ponte è stato attenzionato anche da Graziano Castiglia: il cittadino cesenate denunciato per stalking dal Comune. Che ha invitato (con video postati sui social network) a prestare attenzione a questa infrastruttura indebolita dal tempo, che scavalca la ferrovia a ridosso della stazione ed i parchi sopra il tunnel della Secante e vicini anche a strutture sanitarie come la sede ex Saub dell’Ausl Romagna.
Il viadotto Kennedy sarà sottoposto all’attenzione della Giunta nella prima riunione dopo la pausa estiva. Motivo: il primo stralcio del progetto di riqualificazione per il quale è già stata messa a bilancio la somma di 1,5 milioni di euro.
«Molti, in questi giorni, dopo la tragedia di Genova - riferiscono il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi - ci hanno chiesto rassicurazioni sulle condizioni del viadotto. Proprio sulla base delle verifiche compiute per predisporre le opere di manutenzione straordinaria necessarie, possiamo rassicurare che non sono emersi problemi sensibili legati alla sicurezza. In ogni caso, tenuto conto dell’età del ponte, che risale agli anni Sessanta - e nonostante un precedente intervento realizzato quando è stata costruita la Secante - abbiamo valutato la necessità di intervenire, soprattutto per garantirne il miglioramento anche dal punto di vista sismico. Per questo, già da un paio d’anni abbiamo intrapreso il percorso per predisporre la riqualificazione del viadotto. Quindi, se - come sembra - il Governo dovesse destinare nuove somme per finanziare questo tipo di opere, noi saremo pronti con un progetto cantierabile che meriterebbe l’attenzione delle autorità nazionali, anche perché, salvo inconvenienti, i lavori potrebbero partire nel 2019. E comunque abbiamo già stanziato risorse nostre per l’esecuzione dei lavori che quindi, in ogni caso, si concretizzeranno».
«Vale la pena di sottolineare - proseguono il sindaco e l’Assessore - che le indagini sugli edifici e le strutture in cemento armato sono state rese obbligatorie dopo i terremoti dell'Aquila e di Amatrice, e quindi gli enti che vi hanno dato seguito a questa direttiva possono già presentare l'elenco delle necessità e delle priorità. A questo punto, ci auguriamo che davvero i finanziamenti siano aumentati».

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