Portati a Cesena due dei feriti dell'esplosione di Bologna sull'A14

Cesena

CESENA. Sono stati portati al Bufalini di Cesena due dei tre feriti più gravi (entrambi agenti della Polizia stradale impegnati nei soccorsi) tra il centinaio di quelli coinvolti nell'incidente di questo pomeriggio in autostrada a Bologna, che ha visto l'esplosione di un'autocisterna nel tratto urbano della A14, a Borgo Panigale, e provocato anche dei morti. Al momento il bilancio parla di due decessi (anche se solo uno al momento confermato, il conducente della cisterna) ma il timore è che il loro numero possa salire. Stanno infatti proseguendo le ricerche per eventuali altre persone che hanno perso la vita nell'incidente, in particolare nella zona del tratto crollato. Un autotrasportatore risulta disperso.

L'ospedale Maggiore, dove è stato aperto un reparto aggiuntivo per trasferire dalla medicina d'urgenza tutti i pazienti non legati all'incidente di oggi, facendo così posto a quelli ustionati o feriti dall'esplosione in A14, ha accolto il maggior numero di feriti, una settantina; gli altri sono stati smistati tra il Rizzoli, sono stati riattivati 10 posti letto nel reparto di chirurgia plastica per assistere i pazienti con le ustioni più estese, e gli altri ospedali del circondario. Nessuno risulta fortunatamente in pericolo di vita, nemmeno quelli portati a Parma e Cesena. A fare il punto della situazione, Vincenzo Bua, direttore del Pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna che all'agenzia Dire ha riferito di persone con ustioni tra il primo e il terzo grado ma anche di feriti "con traumi e ferite dovuti allo scoppio, in seguito a cadute o a schegge di vetro" volate nell'esplosione. 

La Polizia di Stato ha diffuso su Twitter il video della dinamica dell'incidente. Nelle immagini si vede un'autocisterna piombare sui mezzi pesanti in coda in autostrada e tamponare violentemente il tir davanti, che prende subito fuoco. L'esplosione del camion che trasportava sostanze infiammabili avviene in un secondo momento. Sia la A1 sia la tangenziale continuano a rimanere chiuse, mentre i tecnici di Autostrade stanno valutando i danni subiti dal ponte dopo che una parte è crollata a causa dello scoppio. I mezzi che erano rimasti incolonnati in seguito alla chiusura del tratto sono stati fatti defluire e nel giro di un paio d'ore tutte le carreggiate sono state liberate. Sull'incidente la procura di Bologna ha aperto un'inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti. 

Intanto domattina sul luogo dell'incidente e a visitare i feriti ricoverati a Bologna, oltre al premier Giovanni Conte, arriveranno i due sottosegretari della Lega, Lucia Borgonzoni e Jacopo Morrone, quest'ultimo anche segretario nazionale della Lega Romagna. "Saremmo accorsi sul posto già oggi - scrivono in una nota i due esponenti del governo - ma correttamente accogliamo gli appelli lanciati dagli addetti ai lavori di non intasare le strade e di lasciar lavorare gli esperti che ancora stanno operando nel tratto stradale interessato dall'incendio provocato dall'incidente". I due inviano invece un "messaggio di solidarietà all'intera città di Bologna, di fatto colpita e coinvolta da questo tragico avvenimento". Si tratta, per Borgonzoni e Morrone, rispettivamente sottosegretari a cultura e turismo e giustizia, di una "tragedia che sconvolge. Siamo vicini alle famiglie delle vittime, ai feriti e ai loro famigliari in questo momento di cosi' grande dolore e ringraziamo le forze dell'ordine, fra cui sembra ci siano feriti, i vigili del fuoco e il personale sanitario per l'abnegazione con cui si stanno prodigando per aiutare le persone e riportare la situazione alla normalità". I due leghisti si sono immediatamente messi in contatto con la Prefettura di Bologna e con il comando dei vigili del fuoco per avere notizie aggiornate della situazione. 

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