Ammasso di legna sotto il ponte: paura per il pericolo allagamenti

Cesena

CESENA. Montagne di legna accumulate nell’alveo del fiume, sotto le arcate del ponte della ferrovia nella zona di via Riccione, dalle parti dell’ippodromo: cittadini preoccupanti. A lanciare l’allarme è Carlo Romagnoli, che a occhio e croce stima che ce ne possano essere più di 100 quintali. Dopo essere finiti in acqua in seguito all’ondata di maltempo di una decina di giorni fa e poi dallo scioglimento della neve a monte, quei tronchi e quei rami sono stati trasportati dalla corrente. E sono andati ad ostruire quasi completamente quel punto del fiume.

Il timore è che a un certo punto l’acqua non riesca più a defluire, bloccata dalla diga naturale che si è formata. E che quel “tappo” finisca per provocare una tracimazione, allagando le zone circostanti, dove ci sono anche abitazioni. Perciò il cesenate che ha segnalato la situazione riferisce di avere anche avvertito l’Autorità di Bacino e sollecitare una pulizia.

Acqua ancora alta nel Savio

Tra l’altro il Savio presenta già una situazione difficile. Ieri l’Agenzia regionale per l’ambiente Arpae ha diffuso un bollettino sul livello idrografico dei corsi d’acqua in Emilia-Romagna, che mostra come nel segmento cesenate del fiume sia stata superata quella definita “soglia 1”. Con questa classificazione si indica il passaggio di una piena, seppure poco significativa, e questa situazione ieri è stata riscontrata sia a San Carlo, sia a Cesena, mentre prima a Quarto (nella tarda mattinata) e poi a Mercato Saraceno (dal pomeriggio) si è superato il livello successivo, più preoccupante. La situazione risulta invece sotto controllo a Borello e Calisese.

Anche il giorno prima, nella stazioni a Quarto e a Mercato Saraceno, si era andati sopra la “soglia 2”, che sta ad indicare una piena con diffusi fenomeni di erosione e trasporto solido e possibilità che l’acqua salga sopra il piano naturale di campagna.

Ieri quel rischio, oltre a confermarsi nella zona di Mercato Saraceno, si è materializzato più a valle, nella zona di Castiglione, dove il livello idrometrico ha raggiunto i 6 metri e mezzo. Con questo termine si definisce l’altezza raggiunta dall’acqua rispetto al cosiddetto “zero idrometrico”, che è una quota convenzionale (che è diversa per ciascun idrometro e che comunque non corrispondente al fondo dell’alveo).

Alle ore 16 di ieri, nella stazione a Cesena questo valore era pari a 4,71 metri, a San Carlo si erano raggiunti i 3,13 metri e a Mercato Saraceno i 2,05 metri.

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