Nella vallata del Rubicone cameriere palpeggia una donna e il marito viene accusato di estorsione

Moglie palpeggiata da un cameriere, ma a processo rischia di andarci il marito. Vicenda boccaccesca ieri nell’aula del tribunale forlivese per una vicenda avvenuta nel maggio scorso.
Secondo la ricostruzione, una coppia residente nella zona di pianura della vallata del Rubicone era andata a mangiare con altri commensali in un ristorante sulle colline della zona. A un certo punto la prosperosa signora è uscita dal locale per fumare una sigaretta. Quando è rientrata aveva cambiato evidentemente l’umore, ma non ne ha fatto parola con il resto della compagnia. Una volta tornati a casa, il marito ha insistito per sapere le ragioni della modifica dell’atteggiamento. La compagna ha confessato che quando era uscita dal locale per fumare le si era avvicinato un cameriere che l’aveva palpeggiata al seno. E per questo ne era rimasta sconvolta e contrariata.
Il marito il giorno dopo ha telefonato al locale, ha parlato con il titolare e ha chiesto un incontro chiarificatore con il proprietario e anche con il cameriere dalle mani lunghe. L’incontro c’è poi stato, ma non è andato a buon fine visto che alla fine a essere denunciato è stato il marito. L’accusa formulata è quella di estorsione: l’uomo avrebbe chiesto del denaro per chiudere la questione e per non procedere per vie legali per l’atto che ritiene sia stato commesso ai danni di sua moglie. Dall’altra parte, l’incontro è stato evidentemente vissuto dalla controparte come un tentativo di estorcere denaro.
Si è quindi arrivati all’udienza di ieri in tribunale davanti alla gip Elisabetta Giorgi e al pubblico ministero Antonio Vincenzo Bortolozzi. Il marito accusato di estorsione è tutelato dall’avvocato cesenate Raffaele Pacifico, mentre per la controparte non si sono presentati legali. L’avvocato difensore del marito ha chiesto il rito abbreviato subordinato alla escussione della compagna in qualità di testimone. La richiesta è stata accolta e si ritornerà nell’aula del tribunale di Forlì nel prossimo mese di maggio, anche per capire se siano state presentate denunce per violenza sessuale a causa del palpeggiamento.