Morto dopo dimissione dall'ospedale di Cesena, disposti accertamenti
CESENA. Ispezione cadaverica. Poi, se non sarà sufficiente, un’autopsia a caccia delle cause esatte di morte dopo che i parenti hanno sporto ufficialmente una denuncia per capire se ci sia qualcosa che non ha funzionato, e nel caso che cosa, nella dinamica di morte di un 58enne, marito e padre di due figli in età pre adolescenziale. L’episodio, come descritto nel Corriere Romagna di ieri, risale alla giornata di sabato. Erano le 10.30 circa quando con un'ambulanza l’uomo era stato trasferito al Bufalini lamentando dolori lancinanti simili a coliche renali. Proprio per una problematica renale l’uomo avrebbe dovuto essere ospedalizzato e sottoposto a cure anche di tipo chirurgico. I medici che lo hanno visitato non hanno evidentemente riscontrato elementi tali dal doverlo trattenere in ospedale anzitempo rispetto alla data di ricovero programmata. Attorno alle 17.30 è stato fatto rientrare a casa. Ma di lì a poco è servito l’intervento di un’altra ambulanza in urgenza. Il 58enne si era accasciato privo di sensi. Inutili si sono rivelati i tentativi di rianimazione effettuati sul posto dal personale medico ed infermieristico intervenuto. Così così come inutile è stata la terapia e la prosecuzione della rianimazione eseguite poi in pronto soccorso, dove l'uomo è morto. Il sospetto è che a ucciderlo sia stata un’embolia.