Montiano, morti due cani: uccisi dal polpette avvelenate

Bocconi avvelenati che uccidono quasi all’istante alcuni cani. Paura e rabbia a Montiano bassa, comune finora indenne da questo triste fenomeno. Nei giorni due cani nella zona di Case Francisconi, sono morti quasi sul colpo, mentre un terzo è stato salvato appena in tempo.
«La mia cagnolina di nome Briciola non è mai uscita dalla nostra proprietà – riferisce Simona Casadei, assessora comunale con deleghe a “Politiche giovanili, servizi al cittadino e politiche per il benessere sociale “ che abita nella frazione – abbiamo visto che ha mangiato qualcosa sul fosso divisorio con la via Malatesta e si è sentita subito male con la bava alla bocca. Si è accasciata subito dopo aver ingerito il boccone. Allora abbiamo subito messo in sicurezza l’altro cane che abbiamo prima che, a sua volta, mangiasse quei bocconi. Briciola non è sopravvissuta, era una meticcia di 10 chilogrammi di peso di colore bianco e beige. La stessa drammatica sorte l’ha subita anche il cane del nostro vicino, un cane da caccia di 25 chili. Quando lo ha visto stare male lo ha subito preso il braccio e portato dal veterinario. Non è servito a salvargli la vita, ma in un esemplare più grosso il veleno ha impiegato più tempo a stroncarlo. Il veterinario gli ha fatto gli esami tossicologici e ha detto che è stato ucciso da un boccone con stricnina oppure cianuro. Tutta la mia famiglia è molto addolorata per quanto accaduto, visto che Briciola era come un componente della famiglia».
È un fenomeno che ogni tanto si ripropone. È già successo in altri territori vicini come Longiano e Gambettola dove negli anni scorsi ci furono vari casi. Chi sparge nefandezze spesso non si rende conto che l’avvelenamento di un cane costituisce un reato grave anche nel caso in cui l’animale non dovesse morire. Secondo il codice penale è infatti punito con la reclusione da 3 mesi a 27 mesi e con la multa da 5mila a 30mila euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze vietate o li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla loro salute.