Morta la ciclista investita in viale Bovio a Cesena dall’automobilista ubriaca

Era da poco uscita dal reparto di rianimazione e le sue condizioni sembravano presagire ad una ripresa. Invece ieri è morta, a 12 giorni dall’incidente avvenuto lungo viale Bovio. Ora per l’automobilista che guidava la vettura coinvolta nell’incidente si profila un accusa di omicidio stradale. Visto che era al volante sotto effetto di alcolici.
La Polizia locale aveva già chiuso le indagini sulla dinamica del sinistro avvenuto attorno alle 17,30 del 6 ottobre scorso, nel cuore del traffico cittadino, in viale Bovio quasi di fronte alla sede di Radio Centrale.
La vittima dell’accaduto è una donna di 84 anni, Gigliola Farnedi, che stava pedalando in direzione ex zuccherificio. Ieri è morta in Medicina d’Urgenza nel letto che le era stato assegnato quando pareva migliorare, dopo essere stata molti giorni in Rianimazione. Gli agenti hanno potuto ricostruire l’incidente anche grazie a testimoni oculari e immagini di telecamere di edifici privati puntate in zona.
La vettura che ha sbattuto violentemente a terra la ciclista proveniva dalle sue spalle. Alla guida c’era una cesenate che non ha nemmeno arrestato subito la sua marcia; era stata poi fermata alcune centinaia di metri dopo ed era risultata al volante in stato d’ebbrezza. Ora la patente che le era stata ritirata verrà revocata. L’accusa che dovrà sostenere in futuro in aula è di omicidio stradale, che con le nuove leggi, in caso di alcol alla guida, prevede pene tra gli 8 ed i 12 anni di reclusione. La salma della 84enne è in obitorio a disposizione della Procura che potrebbe decidere, visto il processo penale futuro, di disporre un’autopsia prima del nullaosta alle esequie.