Minacce di morte e tentativo di investire la ex con l’auto: 37enne di Gambettola a processo per stalking

Cesena
  • 04 giugno 2025

Messaggi minatori, pedinamenti, minacce di morte e un tentativo di investirla con l’auto. Il tutto perché non si rassegnava alla fine della loro relazione.

Quando mise in atto le ultime violenze nei confronti di una ragazza oggi 25enne residente a Gambettola, venne arrestato dai carabinieri. E da allora, ossia dagli ultimi mesi del 2024, porta il braccialetto elettronico perché il giudice per le indagini preliminari possa essere certo che non si avvicini più alla giovane.

è iniziato ieri nell’aula del giudice Federico Casalboni il processo nei confronti di un 37enne di cui non possiamo declinare le generalità per non far emergere di conseguenza chi sia stata la vittima del suo agire. Accuse che hanno portato il gambettolese al processo per stalking nel quale è difeso dagli avvocati Giorgia Mariani e Antonio Baldacci.

La coppia, nata dal punto di vista affettivo tempo fa, velocemente è arrivata al conflitto e quel rapporto lei lo ha dichiarato chiuso e arrivato al capolinea da molto tempo. Lui ha cercato negli anni successivi di tornare ad avere una relazione con la 25enne. In quella che è diventata secondo le accuse una escalation confluita in numerose denunce depositate nel tempo alle forze dell’ordine.

Ieri in aula, alle domande del pubblico ministero Alice Lusa, ha risposto anche la parte lesa (che non si è costituita parte civile). All’inizio riceveva decine e decine di messaggi che si facevano nel tempo sempre più minacciosi. Insulti e minacce anche di morte.

Poi la donna ha dovuto subire anche delle percosse da parte dell’ex compagno. Episodi per i quali è stata anche refertata in Pronto soccorso. Il tutto non avveniva quasi mai sotto gli occhi di testimoni oculari ma si tratta di questioni che la ragazza riferiva spesso alle sue amiche e confidenti. Una delle quali dovrà testimoniare alla prossima udienza. Le manette scattarono quando secondo l’ultima denuncia, alla fine del 2024, lui avvicinò la giovane in strada al volante della sua vettura. Indirizzando l’auto come per volerla investire. Che sia stato un tentativo ulteriore ed estremo di spaventarla o un dar seguito alle minacce di morte via Whatsapp fatte in precedenza a quel punto poco importava e la misura era colma. Intervennero le forze dell’ordine e il gip decise quanto è ancora in atto: che lui dovesse restargli lontano e non contattarla più in nessuna maniera in attesa di giudizio. Con tanto di braccialetto elettronico con il quale ieri si è presentato in udienza.

Dopo aver ascoltato la vittima il procedimento è stato aggiornato. Nelle prossime udienze verranno sentite anche presone vicine alla ragazza che dovranno descrivere gli episodi di stalking di cui sono state informate nel tempo. Prima dell’ascolto dell’imputato e della sentenza, prevista nel mese di settembre.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui