Marco Casali presenta il programma del centrodestra: «Cesena, ma meglio»

Cesena

«Cesena, ma meglio». È lo slogan che ha scelto la coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura a sindaco di Marco Casali. «Crediamo che la città meriti una amministrazione che sia almeno all’altezza se non migliore della società che governa». In questo senso, ha spiegato il candidato sindaco Marco Casali, va letto quello slogan “Cesena, ma meglio”.

Un programma «semplice»

Un “meglio” che nel programma declinano in cinque capitoli: la Cesena che produce, che protegge, che costruisce, che aiuta, che vive. Ieri Casali li ha presentati alla stampa insieme al consigliere comunale e coordinatore provinciale della Lega Enrico Sirotti Gaudenzi, al commissario di FI Cesena Michele Pascarella, a Fabrizio Faggiotto e Fabio Pacifico della lista Insieme per Marco Casali e al consigliere comunale e candidato di FdI Enrico Castagnoli. Disponibile sul sito marcocasali.org, il programma, spiega Casali, è stato scritto con un approccio improntato alla concretezza: «Ho voluto fosse semplice da leggere per tutti. Ci rivolgiamo ai cittadini, non al ceto politico».

«Rilanciamo il Peep»

«Sono stati cinque anni difficili soprattutto per il rapporto con la Giunta che ha sempre dimostrato molta propaganda e poca sostanza», fa un bilancio Enrico Sitorri Gaudenzi. Ad esempio cita il riconoscimento dello status di capoluogo: «Non porta vantaggi a Cesena. Lattuca parla di maggiori opportunità nei bandi ma la verità è che non riescono a realizzare celermente neanche i progetti di quelli che hanno già vinto». Alla Giunta rivolge l’accusa di essere rimasta «inerte» di fronte alla scomparsa del commercio dal centro storico, «presidio fondamentale di vitalità». Sul turismo «Cesena non ha alcuna strategia», la sicurezza: «tema completamente sottovalutato», sul tema casa: «il fallimento più eclatante della sinistra che si cerca di scaricare sui privati e puntando sul Novello, progetto fallimentare. Noi proponiamo invece di rilanciare il progetto del Peep di Sant’Egidio».

Sicurezza

È Michele Pascarella, ex dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Cesena, a presentare le proposte a tema sicurezza, «un bisogno secondo forse solo a quello della casa a Cesena». Parte dal sistema di videosorveglianza voluto dalla Giunta Lucchi e che giudica lungimirante: «In questi nove anni è stato fatto poco però». «Il contenitore vuoto del co-capoluogo - prosegue - va riempito di organici, perché senza personale non si fa la sicurezza». Un tema più da ministero dell’Interno che da amministrazione comunale come lo è quello della caserma dei Carabinieri, per cui prospetta una inaugurazione “elettorale” («magari non succede, ma sarebbe poco elegante») e del nuovo commissariato: «Ci siamo presi l’impegno con i nostri deputati di rimuovere eventuali ostacoli burocratici a una veloce realizzazione». Tra le proposte quella di istituire una “sala rosa” dove raccogliere le denunce di donne e minori nella sede della Polizia locale e quella di contrastare il fenomeno delle “baby gang” facendo prevenzione nelle scuole: «Se non interveniamo ora sarà il problema principale a Cesena».

Mobilità e territorio

«Non siamo contro le ciclabili, ma vogliamo misure compensative laddove queste hanno tolto i parcheggi», spiega Casali presentando le proposte a tema mobilità. Sul tema promette un approccio radicalmente diverso da quello della Giunta: il loro è un sì alle zone 30, ma un no alla città 30. Ma il tema che più di altri pone come centrale è quello della sicurezza idraulica del territorio. Promette una pianificazione di lungo periodo per «recuperare il tempo perduto, che non sono i tre mesi per nominare il commissario, ma quelli della gestione della sinistra del territorio».

Natalità e scuola

«C’è un macro trend da affrontare anche a Cesena ed è quello della denatalità», interviene Enrico Castagnoli. «È un problema culturale ancor prima che economico. Non si tratta di mettere in campo strumenti coercitivi», rassicura, ma di creare misure a sostegno delle madri, anche lavoratrici autonome «perché non debbano scegliere tra maternità e lavoro, lavorando sul welfare aziendale». Un tema che collega a quello della scuola. Tra gli impegni quello a lavorare attraverso il dialogo con le famiglie e le direzioni didattiche per promuovere l’organizzazione su 5 giorni, incentivando il tempo prolungato, migliorando il servizio mensa.

Eventi e Cultura

«Manca una programmazione delle risorse e delle iniziative», questo secondo Fabrizio Faggiotto il problema di Cesena. «Il Natale è un esempio: negli ultimi anni abbiamo avuto programmi raffazzonati e improvvisati». Da superare anche la co-progettazione, strumento che giudica poco efficace. Tra gli obiettivi quello di riprendere la gestione diretta del Bonci: «Sotto la gestione Ert ha perso il legame tradizionale con la lirica e i concerti». Quanto agli eventi indica la necessità di andare oltre il solo cibo, «servono eventi di richiamo nazionale, identitari». Nel programma compare anche la proposta di un evento dedicato a Pantani («nato a Cesena»).

Le liste

Prosegue intanto il lavoro per completare le liste: «non è facile - ammette Casali - per molti c’è il timore di esporsi con il centrodestra».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui