Si è concluso con una condanna a 2 anni, con pena sospesa, accompagnata dall’obbligo di frequentare un corso di rieducazione per uomini maltrattanti il processo a carico di un uomo accusato di avere maltrattato per 15 anni la moglie e figli minorenni. Alle vittime costituetesi parti civili, assistite dall’avvocato Matteo Paruscio, sono stati inoltre riconosciuti risarcimenti per un totale di 30mila euro: 12mila alla consorte e 6mila a testa per ognuno dei tre figli, d’età compresa tra 10 e 14 anni.
Rubicone, maltratta i familiari per anni: condanna a 2 anni e risarcimenti
La goccia di troppo
Il 40enne condannato, residente nella Valle del Rubicone, è stato denunciato dopo il divorzio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, facendo venire a galla violenze prolungate, di cui si sono occupate in un processo con rito abbreviato la gup Elisabetta Giorgi e la pm Federica Messina, è stato un episodio particolarmente odioso, avvenuto l’anno scorso, quando i due erano già divorziati, dopo una separazione partita sette anni prima.
Una delle figlie della coppia era insieme al padre a una festa parrocchiale, quando lui le ha scattato una foto, contro la sua volontà. Ne era nato un litigio e la ragazzina aveva raccontato di avere ricevuto uno schiaffo e un pugno. Dati con tanta forza che le era addirittura caduto un dente. Dopodiché la sventurata aveva raccontato tutto alla mamma, dicendo che non voleva più stare col babbo.
Dopo la separazione
A quel punto, la donna si è rivolta all’autorità giudiziaria, ricostruendo un passato di maltrattamenti, oltre a qualche omissione dell’ex coniuge nel pagare gli alimenti in fase di separazione e divorzio. Tra l’altro, qualche tempo fa, gli era stato anche applicato il braccialetto elettronico (poi rimosso) per controllare che rispettasse l’ordine di tenersi lontano da tutta la sua ex famiglia. Durante le indagini, erano stati ascoltati anche i figli e le figlie, in audizione protetta, e avevano raccontato varie aggressioni, a partire da quella durante l’evento parrocchiale.
La difesa dell’uomo aveva sostenuto che le accuse andavano circoscritte al periodo dopo la separazione nel 2017, che aveva provocato forti attriti.