Luce in fondo al tunnel per il 14enne affetto da leucemia

Cesena

Dopo nove mesi durissimi di cure all’ospedale di Rimini per sconfiggere la leucemia acuta che lo ha colpito, Toto Giorgi può ricominciare a guardare con fiducia al futuro, dall’alto dei suoi meravigliosi 14 anni. Dagli ultimi accertamenti al reparto di Oncoematologia pediatrica, risulta infatti che la malattia sta regredendo. Così si è entrati in una fase: quella di mantenimento con terapie a casa e controlli in ospedale da fare una volta alla settimana, seguendo un protocollo che andrà avanti per 18 mesi. Solo alla fine dell’estate del 2023 si potrà usare la parola “guarito”, dopodiché verifiche costanti dovranno proseguire per tutta la vita.

Pronti a voltare pagina

Assieme a Toto, anche i suoi cari possono sperare che gradualmente la tremenda esperienza vissuta diventi solo un brutto ricordo. In particolare, il babbo Andrea, 61enne di Cervia, confida di «potere tornare a lavorare come imbianchino», adesso che non ha più la necessità di assistere il figlio a tempo pieno: «Se qualcuno ha bisogno - è l suo messaggio - io ci sono». Anche la sorella di Toto, che si chiama Lusi Karina e ha 16 anni, potrà continuare a frequentare con maggiore serenità il liceo scientifico “Righi” a Cesena. E - riferisce Andrea Giorgi - «se starà bene, forse in aprile e maggio anche Toto potrà tornare in quella stessa scuola, a cui è iscritto».

La strada è comunque ancora in salita, anche se un po’ meno ripida. «Toto - continua il babbo - avrà bisogno di riabilitazione e cure estetiche perché sul suo corpo ci sono cicatrici lasciate dalla chemioterapia. Sta però rifiorendo, gli stanno ricrescendo i capelli e ha tanta voglia di ricominciare a la sua vita sociale». Per ora continuano a vivere a Rimini, in un alloggio messo a disposizione dall’associazione “Arop”, che ringraziano di cuore. Ma tra qualche settimana pensano di tornare a Cervia, una città più baricentrica rispetto ai luoghi di lavoro e di studio, rispetto a Lido di Savio, dove risiedevano: «Speriamo di trovare un appartamento in affitto».

Tanti aiuti

Oltre a ringraziare «tutti i medici, gli infermieri e le oss del reparto oncologico pediatrico di Rimini», Andrea Giorgi sottolinea anche quanto sia stata preziosa la catena di solidarietà che si è attivata: «Tante persone ci hanno aiutato, facendoci sentire la loro vicinanza anche con donazioni. Senza quelle, non so come avrei fatto». Tra gli innumerevoli slanci di generosità, nella Cervia dove la famiglia Giorgi vorrebbe vivere ci sono stati eventi di raccolta fondi organizzati dall’associazione “Rumours for children” e da Annalisa Pittalis, dell’hotel “Santiago”.

Ostacolo burocratico

È stato invece difficile superare uno scoglio che si è presentato al momento di richiedere all’Inps «emolumenti necessari per curare la malattia», perché - spiega Valentina Castagnoli, avvocata di Cervia che ha seguito la vicenda - «bisognava mostrare documenti d’identità del minore, ancor più essenziali, non solo per quella finalità, in una situazione d’emergenza come questa. Ma sono passati sei mesi e mezzo prima che il giudice tutelare del tribunale di Ravenna autorizzasse Andrea Giorgi a chiederli, quale esercente la potestà in via esclusiva. Un’autorizzazione che era indispensabile visto che sua moglie indonesiana se ne è andata e non ha più avuto contatti negli ultimi 10 anni. Purtroppo il tribunale di Ravenna, come altri, deve fare i conti con carenze di organico, ma di fronte a situazioni di estrema urgenza, come quella di un ragazzino che lotta tra la vita e la morte, bisogna trovare il modo per dare risposte in tempi molto più rapidi. Non è possibile che a un’istanza presentata il 22 luglio 2021 sia arrivata la risposta il 6 febbraio 2022». Intanto, la speranza espressa è che «l’Inps possa liquidare gli arretrati, visto che non è stato possibile completare la pratica per lentezze burocratiche non dipendenti da noi».

Un messaggio di speranza

Alla fine, la potestà in via esclusiva su entrambi i figli è stata comunque riconosciuta e adesso Andrea Giorgi si concentra su chi condivide il dramma di gravissime malattie che colpiscono bambini e ragazzi: «Un abbraccio alle famiglie che vivranno purtroppo questa brutta esperienza. Non abbiate paura, fatevi aiutare. È solo così che possiamo salvare i nostri cuccioli».

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