Lavoro, trend positivo nel forlivese-cesenate e nel riminese

I dati relativi ai rapporti di lavoro dipendente, elaborati dall’Agenzia Regionale per il Lavoro della Regione Emilia-Romagna, con aggiornamento al 30 settembre 2022, mostrano, per il territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, risultati positivi, sia con riferimento ai dati “grezzi” sia relativamente ai dati “destagionalizzati”; il saldo occupazionale, infatti, rilevato come differenza tra attivazioni e cessazioni, risulta essere positivo in entrambe le analisi. Commercio, alloggio e ristorazione, da un lato, e contratti a tempo determinato, di apprendistato e somministrato, dall’altro, sono, rispettivamente, i settori e la tipologia contrattuale prevalente. Negative le performance dei primi due trimestri dell’anno, seguite da un pieno recupero delle posizioni lavorative nel terzo trimestre. In tale contesto risultano in crescita sia le attivazioni di rapporti di lavoro sia le relative cessazioni. Differenze, infine, tra le due province territoriali, con Rimini che ha un saldo occupazionale “destagionalizzato” negativo, dovuto soprattutto alla decisa crescita delle cessazioni.
“I dati presentati sono complessivamente positivi, ma bisogna tenere sempre presenti le note difficoltà riscontrate nel mercato del lavoro, anche nei nostri territori, prima fra tutte la mancanza di figure professionali adeguate e qualificate alla richiesta delle imprese – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. Per rispondere in modo costruttivo e positivo ci dobbiamo interrogare innanzi tutto sui nuovi trend del lavoro e qual è l’offerta formativa migliore per colmare il gap tra offerta e domanda di figure professionali. Dobbiamo tenere presenti, inoltre, i cambiamenti in atto nel rapporto fra datore di lavoro e lavoratori; le nuove generazioni vogliono lavorare in modo più aderente ai loro bisogni e, in particolare dopo la pandemia che ha messo in discussione tutti i valori precedenti, cercano di marcare in modo più netto i confini tra vita personale e lavoro. È sempre più necessario, quindi, guardare al lavoratore non solo come un elemento che produce valore ma come individuo inserito in un ecosistema. Ritengo molto positivo che già diverse aziende si siano attivate direttamente come per esempio creando Academy aziendali, per fornire maggiori competenze ai propri lavoratori o per formare i giovani su competenze specifiche, in particolare in ambiti stem e digitalizzazione”.
Rapporti di lavoro dipendente: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini.
Con riferimento ai dati grezzi, nel territorio Romagna (Forlì-Cesena-Rimini) il periodo ottobre 2021-settembre 2022 registra un saldo occupazionale (differenza tra attivazioni e cessazioni) pari a+6.197; il saldo è positivo in tutti i settori analizzati, in particolare nell’industria in senso stretto (+2.074 posizioni). Le attivazioni di rapporti di lavoro sono state 196.263, la maggior parte delle quali hanno interessato commercio e turismo (37,5% del totale), per quel che riguarda i settori, e i contratti a tempo determinato, di apprendistato e di somministrazione (92,2%), per ciò che concerne la tipologia contrattuale; si contano, inoltre, 12.305 trasformazioni da contratti a tempo determinato, ecc. a tipologie a tempo indeterminato. Le cessazioni complessive di posizioni lavorative, invece, ammontano a 190.066.Con riferimento ai dati destagionalizzati, i primi 9 mesi del 2022 rilevano un saldo occupazionale pari a +1.204; in cinque mesi il saldo è stato positivo, con agosto che ha fatto segnare quello maggiore (+1.021 posizioni). Nel dettaglio, i primi due trimestri sono stati caratterizzati da saldi negativi (-846 nel primo, -258 nel secondo) mentre nel terzo si è riscontrato un saldo decisamente positivo (+2.308), che ha consentito il pieno recupero delle posizioni lavorative. Le attivazioni di rapporti di lavoro sono state 146.550, con il numero più alto avute nel mese di marzo (12,4% del totale); le cessazioni risultano, invece, 145.346. Nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente (gennaio-settembre 2021) si rileva un incremento sia delle attivazioni (+13,8%) sia delle cessazioni (+19,7%).
Rapporti di lavoro dipendente: provincia di Forlì-Cesena. Con riferimento ai dati grezzi, in provincia di Forlì-Cesena il periodo ottobre 2021-settembre 2022 registra un saldo occupazionale (differenza tra attivazioni e cessazioni) pari a +3.568, positivo in tutti i settori, soprattutto nell’industria in senso stretto (+1.198 posizioni). Le attivazioni di rapporti di lavoro sono state 100.492, con l’incidenza maggiore che spetta ai cosiddetti “altri servizi” (commercio e turismo esclusi) (33,5% del totale), riguardo ai settori economici, e ai contratti a tempo determinato, di apprendistato e di somministrazione (91,3%), riguardo alla tipologia contrattuale; si contano, inoltre, 6.875 trasformazioni da contratti a tempo determinato, ecc. a tipologie a tempo indeterminato. Le cessazioni complessive di posizioni lavorative, invece, ammontano a 96.924.Con riferimento ai dati destagionalizzati, i primi 9 mesi del 2022 rilevano un saldo occupazionale pari a +1.557, positivo in sei mesi, con gennaio che ha fatto segnare quello maggiore (+876 posizioni); nel merito, saldi positivi nel primo e, soprattutto, nel terzo trimestre (rispettivamente, +415 e +1.187) e lievemente negativo nel secondo (-45). Le attivazioni di rapporti di lavoro sono state 75.312, con il numero più alto nel mese di marzo (11,9% del totale); le cessazioni risultano, invece, 73.755. Rispetto a gennaio-settembre 2021 si rileva un incremento sia delle attivazioni (+13,6%) sia delle cessazioni (+14,0%).