“La Bella di Cesena”: giovedì corsa e camminata a favore di Fondazione Maratona Alzheimer

Si svolgerà giovedì 10 luglio, con ritrovo alle 18.30 al Podere Leoni di Cesena, la prima edizione de “La Bella di Cesena” un percorso ludico competitivo che si potrà svolgere in cammino, di corsa, o in bicicletta con partenza dal Podere Leoni (via Sant’Anna, zona concessionarie) e sul sentiero che si snoda lungo il percorso ciclopedonale del Savio. Due le distanze: 5 o 10 km, con passaggio che lambirà la rotonda “Bella di Cesena” con uno scorcio sulla famosa opera di Leonardo Lucchi. Il percorso di 10 km arriverà fino all’ippodromo per poi ritornare al Podere per un ristoro offerto a tutti i partecipanti.
Promotori dell’iniziativa Roberto Leoni, padrone di casa del Podere Leoni e titolare delle Gelaterie Leoni, molto conosciute ed apprezzate per l’estro creativo ed i numerosi riconoscimenti internazionali ricevuti; Fondazione Maratona Alzheimer ETS, organizzatrice dell’omonimo evento che si svolgerà domenica 14 settembre, a cui verranno devoluti tutti i fondi raccolti, ed il gruppo Andamento Lento, che già dallo scorso anno organizza camminate sul nostro territorio come strumento di aggregazione per tutti coloro che hanno voglia di avvicinarsi alla corsa con un approccio, come suggerisce il nome, rilassato e coinvolgente per giovani e famiglie.
Premi speciali verranno dati all’arrivo al gruppo più numeroso, al gruppo femminile più numeroso “Le belle di Cesena” all’atleta più giovane ed al meno giovane, oltre ai primi arrivati. L’evento è stato reso possibile grazie al contributo dell’azienda SATI filtration System, FIT Express e Birra Marialti.
La “Bella di Cesena” è una varietà di pesca bianca, originaria della zona di Cesena, che ha avuto un ruolo importante nella storia dell’agricoltura locale. Fu individuata e selezionata negli anni ‘20 da Domenico Pieri, detto “Maciola”, nel podere “Ancona I” a San Mauro in Valle di Cesena. Negli anni ‘50 e ‘60, era la pesca più coltivata nel cesenate e l’unica usata per il long drink Bellini, inventato a Venezia da Giuseppe Cipriani che, alla fine degli anni 40, creò questo cocktail in onore al pittore Gian Battista Bellini, detto il Giambellino, in occasione di una sua mostra nel 1946. Nonostante la sua importanza storica e le sue qualità organolettiche, la coltivazione è stata progressivamente abbandonata a favore di varietà più produttive e resistenti.