La Banda Città di Cesena volta pagina rinnovando la convenzione e il presidente

Si sono dissolte le nuvole che si erano addensate sul futuro della storica Banda Città di Cesena, fino a mettere in forse la sua stessa sopravvivenza. Decisivo un recente incontro in municipio tra i vertici del gruppo musicale, che conta una base di 25 elementi, di volta in volta rinforzati da suonatori di realtà simili, e il capo di Gabinetto del sindaco.

L’accordo

Manca solo l’ufficialità, ma l’amministrazione ha preso la decisione di rinnovare la convenzione tra il Comune e la Banda cittadina, a quanto pare per un lungo periodo: 5 anni. La durata era una variabile chiave, perché avere davanti a sé un orizzonte temporale non angusto consente di fare una programmazione a lungo termine. Non solo. Da Palazzo Albornoz dovrebbe arrivare anche un contributo un po’ più ricco a sostegno dell’attività del gruppo: era fermo da tempo immemorabile e la disponibilità di ulteriori risorse dovrebbe consentire di organizzare un maggior numero di eventi e anche di comprare materiali ormai consunti, dai leggii per gli spartiti a qualche strumento.

A confrontarsi nell’incontro che si è rivelato decisivo per sbloccare la situazione sono stati da una parte il presidente uscente della Banda, Daniele Molinari, e il suo storico direttore Fausto (per tutti Jader) Abbondanza e dall’altra Matteo Montanari.

Per domani è attesa una novità importante: l’elezione di un nuovo presidente della Banda. A quel punto, l’intesa potrà essere formalizzata con la firma sulla convenzione, che aprirà una nuova interessante pagina tutta da scrivere.

Radici antiche

L’esistenza di una formazione bandistica cesenate è documentata almeno fin dal 1796, quando la dirigeva un tal Giuseppe Aldini. Risalgono invece al 1846 le prime notizie sul’organico, ampliato a 18 suonatori più il direttore in occasione dell’inaugurazione della stagione del teatro Bonci, e poi salito a 29 unità, e sulla regolamentazione. Soprattutto nell’Ottocento, questa realtà di alto profilo culturale, ma con una chiara anima popolare e comunitaria al tempo stesso, aveva un ruolo fondamentale nelle celebrazioni patriottiche, civili e religiose.

Nuove idee stimolanti

Il nuovo accordo in arrivo col Comune promette di rivitalizzare la Banda, dopo gli sforzi importanti già compiuti negli ultimi anni, per esempio con i concerti ai giardini pubblici per la Festa della Repubblica. Uno dei sogni, a questo punto non più campato per aria, è quello di organizzare un concerto di capodanno.

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