Inseguita e picchiata in strada dal compagno: salvata dai passanti nella notte a Cesena

La scena che si è presentata agli occhi dei passanti era ad alta tensione. Una donna piena di lividi, in fuga a piedi ed un uomo che la inseguiva in monopattino dicendole di “fermarsi” che non le avrebbe “fatto niente”.
Una donna che era appena stata picchiata dal compagno le cui violenze si sono fermate solamente dopo che tra lui e lei si sono posti a barriera alcuni giovani, “armati” di smartphone e pronti a riprendere qualsiasi cosa accadesse aspettando l’arrivo delle forze dell’ordine.
Una scena “andata in onda” nel cuore di due notti fa a San Rocco, e per la precisione nella zona a ridosso dell’incrocio tra la via Savio e la via Farini dove, di lì a poco, molti residenti sono stati svegliati dalle urla di lui e dal trambusto generale venutosi a creare.
I primi a soccorrere la trentenne, che era scappata a piedi di casa, sono stati un gruppetto di giovani che stavano finendo la serata di divertimenti assieme, ed intendevano raggiungere in auto un vicino panificio che è aperto anche a quell’ora.
Hanno visto la ragazza a terra e l’uomo che la inseguiva in monopattino. Ed hanno fatto inversione di marcia per capire cosa stesse succedendo. L’uomo che urlava alla donna di fermarsi le ha strappato la borsa, ha continuato a strattonarla fino alla vista dei soccorritori. Poi si è in un primo momento allontanato.
La vittima vistosamente sotto shock e tumefatta, ha spiegato che “quello” era il suo compagno, che l’aveva appena picchiata. Nel mentre l’uomo ha iniziato a riavvicinarsi col monopattino per “finire” quanto aveva iniziato. L’uomo si è allontanato non tanto quando ha capito che i soccorritori della donna (nel frattempo aumentati di numero con la discesa in strada di alcuni residenti) avevano chiamato la polizia. Ha iniziato a dileguarsi nel momento in cui si è accorto che una delle persone intervenute a soccorso aveva iniziato a filmare con lo smartphone le scene in corso. A quel punto se ne è andato in monopattino prima dell’arrivo della pantera del 113. Che procederà nei provvedimenti necessari in un caso simile per “codice rosso”, solo a seconda (come sempre accade in casi simili) di quanto la vittima vorrà poi eventualmente denunciare formalmente rispetto all’accaduto.