In 10 intossicati accidentalmente dallo spray al peperoncino nel bar a Cesena - Gallery

Cesena

«Una decina di persone tra interno ed esterno di un bar contemporaneamente intossicate da una misteriosa sostanza». È la chiamata di soccorso che è arrivata ieri ai numeri di emergenza. Per capire cosa fosse successo e rasserenare gli animi (dopo una minuziosa ricerca) è servito tempo. Oltreché l’intervento di vigili del fuoco, ambulanze e polizia di stato. Mancava un quarto d’ora circa alle 18 ed al bar “Al Mondo” di via Veneto c’erano una decina di persone tra clienti e dipendenti. All’improvviso tutti quanti hanno iniziato ad accusare gli stessi sintomi. Non in maniera violenta ma in contemporanea. Bruciore agli occhi, stretta alla gola, difficoltà a respirare.
Nell’aria non c’erano odori strani che facessero sospettare qualcosa di specifico. E neppure tutti i clienti stavano consumando la medesima bevanda piuttosto che mangiando le stesse cose.
Prima è stato chiamato il 118 ed in rapida successione sono stati fatti convergere sul posto specialisti Nbcr dei vigili del fuoco.
Mentre il personale di due ambulanze di volontari si prendeva cura delle persone, che pian piano smettevano di avere i fastidiosi sintomi, i pompieri hanno certificato con le loro strumentazioni che nell’aria non ci fosse nulla di venefico. Nessun gas o perdite strane che potessero associarsi ad una sintomatologia simile.
Sul posto è poi arrivata una pattuglia del commissariato di via Don Minzoni. Che ha ascoltato clienti e dipendenti, ed avendola in dotazione ha capito subito che si trattava dei sintomi dati dalla capsaicina: il principio attivo delle bombolette di spray al peperoncino.
I gestori del bar, in un cassetto, ne tenevano una da tempo; che non è mai stata usata ed era semi dimenticata. L’aprirsi e il richiudersi del cassetto dove era custodita, piuttosto che una perdita dovuta al fatto che si trattava di una bombola vecchia, aveva contagiato l’aria del bar. Mettendo tutti contemporaneamente in difficoltà. Una delle persone presenti ha preferito farsi controllare in pronto soccorso. Tutti gli altri hanno smesso di avere sintomi una volta all’esterno e presi in carico dal personale del 118.

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