I frati cappuccini di Cesena devolvono ai terremotati le offerte destinate a pagare le bollette

I frati del convento dei Cappuccini di Cesena si mobilitano in favore delle popolazioni terremotate in Siria e in Turchia. Lo faranno attivamente con una raccolta fondi a sostegno delle centinaia di migliaia di persone che devono fare fronte alle conseguenze del terribile sisma della notte tra il 5 e il 6 febbraio. L’annuncio in tal senso è stato dato domenica pomeriggio da fra Filippo Gridelli, responsabile del convento ed assistente diocesano presso il gruppo di preghiera “Padre Pio”, al termine della messa che era stata celebrata nel tardo pomeriggio.
«Come saprete - ha detto rivolto ai fedeli al termine della celebrazione eucaristica - era nostra intenzione nelle giornate del 4 e del 5 marzo allestire una raccolta fondi per aiutarci a coprire le spese delle bollette, visto il rincaro dell’energia».
Anche il convento dei frati Cappuccini in questi lunghi mesi di caro energetico ha subito gli effetti nefasti di aumenti riguardanti sia luce, che acqua che gas. Si stava così preparando a chiedere uno sforzo ulteriore alle tante persone che frequentano la chiesa posta sul colle Garampo. Per riuscire ad assolvere agli adempimenti economici necessari per mandare avanti nella normalità la vita ecclesiastica all’interno della comunità cappuccina.
«Poi col passare delle settimane - ha spiegato dall’altare fra Filippo - abbiamo fatto una valutazione delle risorse che sono già a nostra disposizione ed abbiamo verificato che in qualche modo ce la faremo. “Taglieremo” da altre parti, su altre spese, per venire incontro alle esigenze in bolletta. Allo stesso tempo, però, abbiamo deciso di mantenere l’iniziativa della raccolta fondi, con il ricavato che verrà devoluto a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto».
Turchia e Siria sono state flagellate dalle scosse con decine di migliaia di morti e distruzione ovunque. «Un evento terribile che in questi ultimi giorni sembra già essere stato messo da parte dai mass media, invece purtroppo i problemi restano gravissimi per tantissime persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Ecco perché chiediamo a chi può di darci una mano per aiutare chi sta vivendo un periodo di sofferenza».